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Bike-to-work: da oggi in Italia si va con la copertura assicurativa

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Bike to work © Gionata Galloni / BC

La copertura assicurativa dell’Inail per chi va al lavoro in bicicletta è, da oggi, 2 febbraio 2016, in vigore a tutti gli effetti. Era una legge da tanto attesa da chi ogni giorno usa la bicicletta per andare al lavoro ‘a suo rischio e pericolo’. È stata per anni oggetto di una campagna portata avanti da Fiab (che ne ripercorre così le tappe sul proprio sito).

La norma sull’infortunio in itinere è inserita nel Collegato ambientale alla legge di stabilità (legge 221 del 28 dicembre 2015) con questa formula, di cui fa sorridere l’anacronismo con cui è battezzata la bicicletta: “L’uso del velocipede, come definito ai sensi dell’art. 50 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, deve, per i positivi riflessi ambientali, intendersi sempre necessitato.

In quel ‘sempre necessitato’ c’è il senso di una svolta epocale, che il deputato Pd Diego Zardini, tra i più attivi nel seguire l’iter della legge, sintetizza così:

“Prima dell’approvazione del collegato ambiente – scrive Zardini sul suo blog – l’infortunio in itinere e l’erogazione della relativa indennità ai lavoratori ciclisti veniva riconosciuto in pochissimi casi: assenza o insufficienza dei mezzi pubblici di trasporto; non percorribilità a piedi del tragitto casa e lavoro e viceversa; incidente avvenuto solo all’interno di piste ciclabili o di zone interdette al traffico.” Un ‘combinato’ di condizioni, insomma, che rendevano il riconoscimento dell’infortunio del tutto irrealistico.

E c’è poi nel testo quel breve inciso – per i positivi riflessi ambientali – che sancisce finalmente il concetto che l’uso della bicicletta è tutela dell’ambiente: “evidenza lapalissiana – commenta Stefano Gerosa sul sito Fiab – che invece Fiab in passato si è vista diverse volte contestare”.

Ancora silenzioso, sull’argomento, il sito dell’Inail: ma dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro ci si attendono ora circolari che chiariscano l’iter da seguire in casi concreti.