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Cicliste per caso: due donne sole, in viaggio nell’Italia di oggi

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Linda Ronzoni (a sin.) e Silvia Gottardi alla partenza a Milano © Mariella Berti

Due donne, sole, in viaggio in bicicletta, per l’Italia. Normale? Non ancora del tutto, a sentir loro. Perché quello delle ‘pari opportunità’ è ancora un tasto dolente. “Lo dimostrano gli episodi di cronaca nera, ma anche tante piccole sgradevoli situazioni quotidiane”, conferma Silvia Gottardi, una delle due Cicliste per Caso (la sua compagna di viaggio è Lidia Ronzoni).

Grandi amanti della bici, la usano quotidianamente come mezzo per spostarsi a Milano, e come compagna di avventure per il mondo: l’anno scorso Lungo la Carretera Austral, 1200 chilometri controvento sugli sterrati della Patagonia cilena, quest’anno L’Italia a due ruote sulle tracce di Alfonsina Strada, 1650 chilometri da Milano a Catania.

L'anno scorso, lungo la Carretera Austral
Due anni fa, lungo la Carretera Austral

“Il richiamo ad Alfonsina– commenta Silvia – non è certo casuale; lei è una vera pioniera della parificazione degli sport maschili e femminili; ma anche della condizione femminile in quanto tale; e poi ci stava simpatico il suo spirito d’avventura”.

Non è un puro pretesto: le due ragazze animano ogni tappa con eventi e incontri dedicati alle pari opportunità: “abbiamo avuto il patrocinio del Ministero, oltre a quello del Coni e a quello per noi graditissimo di Fiab, che ci sostiene con la sua rete di associazioni territoriali nelle varie città in cui ci fermiamo”. E anche la bicicletta non è casuale: compagna fedele, dall’800 ad oggi, dell’emancipazione femminile.

Silvia e Linda sono partite da Milano questo lunedì, e arriveranno il 6 luglio a Catania ; sul loro sito potete trovare tutte le tappe, e gli eventi via via fissati. Venerdì 10, ad esempio, a Bologna ci sarà una replica esclusiva dello spettacolo teatrale Finisce per A, monologo di Eugenio Sideri dedicato ad Alfonsina Strada. Domenica 12, A Pistoia, Silvia (che è stata anche giocatrice della nazionale di basket, e che ora di mestiere fa la videomaker e la comunicatrice) proietta il suo She Got Game, docu-fiction sulle difficoltà del basket femminile e sugli stereotipi di genere che circondano lo sport delle donne.

E alla fine del viaggio? “Ci sarà un altro documentario – conclude Silvia – per raccontare la nostra avventura, la leggenda di Alfonsina Strada, i volti e le storie delle donne interessanti che avremo incontrato lungo il percorso.”