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Cinque buone ragioni per dire grazie ai ciclisti

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Auto ferme a Roma e Milano. L’emergenza smog ripropone il tema della mobilità urbana soffocata da un traffico cui si cerca, non sempre con successo e non sempre con ferrea volontà, di mettere un limite. E la bicicletta diventa sempre più una protagonista cui dedicare tempo e attenzioni.

Andare in bicicletta fa bene al cuore, all’umore, alle articolazioni e adesso, si scopre, anche alla vista: lo sanno bene tutti quelli che, pedalando, hanno scoperto che la qualità della loro vita è migliorata. A loro dovrebbero però dire grazie anche tutti gli altri – e sono milioni – che la bici la usano pochissimo, che preferiscono starsene ore in coda chiusi dentro un’auto, magari smadonnando contro quei maleducati su due ruote che lo rallentano quando potrebbero pigiare a fondo sull’acceleratore. E un grazie dovrebbe venire anche da quei pedoni che montano la panna delle polemiche per i ciclisti sui marciapiedi, manco fossero kamikaze pronti a schiantarsi a folle velocità contro anziani, neonati e carrozzine di ogni genere. Perché chi pedala fa bene anche a loro. Ciclosfera, una rivista e un sito web spagnolo che si occupa – bene- di ciclismo urbano ha messo insieme cinque le ragioni per cui tutti quelli che non pedalando dovrebbero stringere la mano a chi lo fa. Lo riproponiamo, certi che loro non se ne avranno a male, perché pedalando in gruppo, e senza farsi concorrenza si arriva prima e più lontano.

 

1- Aria più pulita per tutti.

Cominciamo con la cosa più scontata, ma non per questo meno significativa. Ogni ciclista contribuisce in modo decisivo a rendere l’aria delle città meno inquinata e irrespirabile. Ogni metro percorso a colpi di pedale in città significa una diminuzione della Co2 nell’atmosfera, con tutto quello che comporta per i nostri polmoni e per il cambio climatico in generale. Una boccata d’aria fresca, insomma, per tutti i concittadini, automobilisti, pedoni o ciclisti che siano.

 

2 – Economia più sana

 

dsc5918Investire in ciclabilità ha delle ricadute economiche importanti, non solo nel settore del cicloturismo. Sono numerose le ricerche che dimostrano come le attività commerciali situate lungo le piste ciclabili vedano aumentare il loro fatturato. Ma non solo: da uno studio di Ecf, la federazione che raccoglie le principali associazioni di ciclisti in tutta Europa, risulta che entro il 2020 il settore legato alla produzione e ai servizi della impiegherà più di un milione di persone, in gran parte giovani.

 

3 – Più bici, meno medicine

 

Pedalare fa bene e ha un impatto diretto sulle casse pubbliche: con la crescita dei ciclisti urbani si riducono le assenze di lavoro per malattia e i ricoveri in ospedale per tutte quelle patologie legate a una vita troppo sedentaria. Nel Regno Unito hanno valutato che se solo il 10% dei lavoratori utilizzasse per spostarsi la bicicletta, il sistema sanitario risparmierebbe più di due miliardi di euro.

4 – Strade più sicure

OLYMPUS DIGITAL CAMERAI ciclisti lo sanno bene: la sicurezza viene anche dal numero di biciclette che circolano. Per mettere a tacere tutti quelli che ancora oggi credono il contrario si può citare uno studio del Centro di Epidemiologia Ambientale spagnolo secondo il quale con Bicing, il bike sharing di Barcellona, si sono evitati 12 incidenti stradali mortali all’anno.

5 – Più spazio alle auto.

Sembra un paradosso ma ogni automobilista che decide di lasciare a casa la propria vettura non fa altro che rendere più facile usarla quando ha bisogno. Più bici significa meno auto, e questo è un bene per gli automobilisti che trovano meno traffico e non devono impazzire a posteggiarla. Quindi, lungi dal guardarci male, chi va in auto, al semaforo, invece di guardarci in tono di sfida, dovrebbe abbassare il finestrino e dirci un bel GRAZIE.