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Patente per la bici ai migranti di Treviso

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Una patente per la bicicletta. La dovranno ottenere i richiedenti asilo ospitati in un’ex caserma in provincia di Treviso, per potersi muovere pedalando in città. Sarà una vera e propria commissione formata da vigili urbani a valutare la capacità degli immigrati di stare in sella rispettando il codice stradale, dopo un esame a voce e una prova pratica su un percorso del tutto simile a quello su cui imparano i bambini. La bicicletta è un mezzo molto importante per gli immigrati arrivati in Italia e per molti è anche una possibilità di occupazione e si moltiplicano le iniziative di varie associazioni per favorirne e diffonderne l’uso, con interventi specifici pensati per le donne.

Una decisione, quella nel Trevisano,  presa in seguito alle lamentele da parte dei cittadini per i comportamenti non proprio regolamentari degli stranieri (ma simili in tutto e per tutto a quelli di molti ciclisti urbani di casa nostra): poca attenzione a mantenere la destra, assenza di luci e di giubbini catarinfrangenti, mancate precedenze e rispetto dei semafori rossi. In agosto un giovane nigeriano di 21 anni era stato travolto e ucciso da un’auto proprio nei pressi della caserma.