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Pedalando a Gran Canaria, il paradiso del cicloturismo dove è estate tutto l’anno

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Mountain bike con vista sul versante nord di Gran Canaria © Patronato de Turismo de Gran Canaria

Ha il miglior clima del mondo, Gran Canaria. Offre coste da favola, dove pedalano tutto l’anno sportivi e cicloturisti, e interno incontaminato, riserva della biosfera Unesco, regno della mountain bike. Accoglie con servizi d’eccellenza per chi vuol scoprire l’isola dal sellino della bici.

Benvenuti allora in Gran Canaria, la principale delle otto isole dell’arcipelago delle Canarie, situato nell’oceano Atlantico a 210 km dalla costa occidentale dell’Africa, che accoglie con temperature miti e costanti, che si mantengono attorno a una invidiabile media di 24 °C ad agosto (l’ente del turismo canario, sul proprio sito ilmigliorclimadelmondo con una app online sfida il potenziale visitatore a comparare i valori annuali della propria città di provenienza con quelli locali).

Per le due ruote è un vero paradiso, come testimoniano numeri e operatori, e come racconta il dossier dedicato sull’ultimo numero di BC, dossier di cui vi offriamo qui uno degli articoli in anteprima. “Negli ultimi quattro anni si è assistito a un grande sviluppo”, ci conferma Dagmar Seckinger, tedesca, responsabile vendite per i mercati internazionali di Free Motion. La società – austriaca – è il gigante del settore, e mette in sella qualcosa come 30.000 clienti all’anno. “Il 60 per cento dei noleggi riguarda le bici da corsa”, continua Dagmar, “con un 35% di MTB e il restante 5% rappresentato da e-bike e city bike. Lavoriamo con i tour operator ma anche con le prenotazioni online. Con uno staff di circa 100 dipendenti, compresi gli stagionali, abbiamo clienti da Austria, Germania, Svezia, Belgio e Italia, in particolare gruppi”. L’organizzazione è teutonica e il parco bici impeccabile (“ogni anno ad aprile rinnoviamo la flotta e, terminata l’alta stagione, vendiamo le bici usate”).

Già la capitale (circa 400 mila abitanti, quasi la metà dell’intera isola), è facilmente esplorabile su due ruote grazie a una buona rete di piste ciclabili (c’è anche un efficiente bike sharing). Dal centro storico – situato tra i quartieri di Vegueta e Triana con le loro case in stile coloniale – si pedala verso le aree più turistiche e commerciali, dal Porto della Luce, hub marittimo con decine di piattaforme petrolifere all’ancora, ai locali e alla vita sociale lungo la spiaggia di Las Canteras (da La Isleta, quartiere popolare, all’Auditorium Alfredo Kraus all’altra estremità, i circa 4 km di bellissimo a ampio lungomare sono esclusivamente riservati ai pedoni). Poi scatta il desiderio di allontanarsi dalle atmosfere urbane, pedalando con il mare a vista oppure puntando verso i centri rurali e gli ambienti incontaminati dell’interno, quelli dichiarati dall’Unesco, nel 2005, riserva della biosfera. Un continente in miniatura tutto da esplorare (e qui potete farvi un’idea sul portale turistico dell’isola).