Home viaggio diari Rabadan Tour 2016: Piano B

Rabadan Tour 2016: Piano B

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RT2016 - lo spettacoloso incrocio di canali di Briare

Ho come la sensazione che la mia amata Francia ed i miei adorati francesi, in questo viaggio mi siano ostili, cerchino di disorientarmi per costringermi alla resa.

Per ostacolarmi sulla strada per Londra mi hanno, in ordine: seminato il percorso di molte più salite di quante ne abbia viste negli scorsi due viaggi, appesantito la bici e subdolamente indotto a danneggiare una ruota, ed adesso si inventano persino uno sciopero per non farmi prendere un treno: credono mi scoraggi? Tsk, ne ho passate ben di peggio: ricordo che nel Klondike….

É ora di prendere di petto la situazione: quale è l’obiettivo primario? Londra.

Quindi, ad essere sacrificata sarà la Normandia: nessun rimpianto, l’avrei vista forse un po’ troppo di corsa ed in affanno per il giro in bici.

A questo punto, visto che anche stamattina non sembrano esserci sicurezze per il treno, decido di partire in bici e deviare sul percorso, prendendo per Parigi invece che per Orleans: dovrei arrivarci in 2-3 giorni e da lì, sperando che nel frattempo lo sciopero sia terminato, prendere il treno per Dieppe e bruciarmi una tappa e mezza.

Perchè tutto ciò lo sto facendo per arrivare in tempo a prendere il traghetto lunedi 23: infatti, oltre al volo di ritorno fissato da Londra per venerdi 27, l’unico appuntamento inderogabile che non posso mancare è quello col traghetto.

Tutto sto casino perchė a New Haven, dove si sbarca, la ricettività alberghiera è limitata a due soluzioni (in teoria tre, ma una sembra aver chiuso i battenti), sempre fully booked, ed è imperativo prenotare con settimane di anticipo, poichè è meta obbligata di tutti i cicloturisti che seguono la famosa Avenue Verte, la pista ciclabile che unisce Parigi e Londra.

E visto che il traghetto attracca alle ore 22, girare di notte in bici, alla ricerca di una improbabile sistemazione per la notte non è la miglior soluzione…

Quindi parto di buon’ora da Cosne in compagnia di Ginger e Fred, due simpatici nonnetti di Albertville che pedalano in tandem con una leggerezza impressionante.

Manako, che gestisce l’hotel, mi ha regalato un kway, dimenticato da tempo da un cliente e così vado a sopperire ad una mia grave mancanza.

La pista lungo la Loira è piacevole, anche se con paesaggi monotema, ma quando deve spostarsi dal lungofiume, per qualche bypass, non è così chiaramente segnalata e così mi perdo un paio di volte; fortunatamente gli autoctoni mi aiutano sempre a ritrovarla.

Incrocio altri due buontemponi, a bordo di trabiccoli simili al mio; americani di Californiei, Snak e Gnola sono sbarcati da pochi giorni, hanno intenzione di girare la Francia per 10 settimane, hanno cominciato dalla Loira e prevedono una media di 40-50 km al giorno, in tutto relax…che invidia.

Il comune denominatore per molti di questi cicloturisti che incontro è di essere PENSIONATI, mortacci loro!

Passo vicino alla triste Belleville e vicinissimo alla sua grigia centrale nucleare: impressionante vederla così da vicino.

Briare è invece un bel villaggio, che oltre ad avere un famoso incrocio di canali (il canale navigabile di Briare passa ‘sopra’ la Loira’), rappresenta il punto di non ritorno per le mie intenzioni: da qui, in effetti, decido di lasciare la veloroute con destinazione Orleans, per virare a droite, direzione Parigi.

Non c’è più una pista ciclabile da seguire, e ci sarebbe una perfetta statale rettilinea parallela all’autostrada, ma non mi fregano più: è la famosa Nationale 7, quella che portava i parigini a sud, nel Midi negli anni sessanta, adesso con numerosi tratti a 4 corsie e dunque vietata alle bici.

Quindi solo stradine di campagna, in un continuo zigzagare che mi fa pensare di essere più una barca a vela che procede di bolina piuttosto che un cicloturista ubriaco.

Dopo un centinaio di km mi arresto a Montargis, bella cittadina sul canale, e mi accaso all’Hotel Central, come dice il nome in pieno centro storico, ceno al vecchio Bistrot de la Poste e mi addormento come un puciu alle dieci e mezza.

Che vita frenetica, vero? (che barba, che noia, che noia, che barba….)

Buonanotte.

PS: piccolo inciso: nel centro di Montargis c’è una sorta di filodiffusione che trasmette musica, e nel preciso momento in cui sto cercando l’office del turismo, il mio amato Charles sta rimpiangendo di aver trascurato gli amici, gli amori e ses emmerdes…

Km odierni 97
Km totali circa 600
Colonna sonora: non ne posso più, le so a memoria…