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Venezia conferma la linea dura: stop alle bici per i non residenti

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Con la recente delibera del consiglio comunale, Venezia chiude le porte alle bici dei non residenti.

La Serenissima ha approvato la delibera che vieta ai non residenti la circolazione in bicicletta, che sia pedalata o anche soltanto portata a mano, all’interno del centro storico. La novità del numero chiuso per le due ruote a Venezia è contenuta nella Delibera 443/2016, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio comunale con l’intenzione – stando agli obiettivi della giunta Brugnaro – di snellire il traffico ciclistico in un tessuto urbano messo ogni giorno alla prova da schiere di turisti.

Come vi avevamo anticipato le scorse settimane, la proposta, oggi approvata, di divieto ciclabile nel centro storico di Venezia riguarda soltanto i non residenti, quindi i turisti, e coinvolge gran parte delle calli, campielli e, naturalmente, Piazza San Marco. L’unica eccezione per la circolazione delle biciclette, secondo quanto precisato nella Delibera che modifica il Regolamento della Polizia Municipale, tocca quel breve segmento che dalla Stazione ferroviaria Santa Lucia porta a Piazzale Roma.

In merito alla delibera che limita ai soli veneziani la circolazione in bicicletta nel centro storico, BC ha quindi posto per iscritto alcune domande all’Assessore alla Sicurezza Giorgio d’Este, il proponente della modifica. Quali, ad esempio, le motivazioni alla base di una misura così restrittiva. Domande purtroppo inevase. “Meglio essere chiari, soprattutto coi cicloturisti stranieri – ha puntualizzato Giulietta Pagliaccio, presidente FIAB – soprattutto perché non si possono fare progetti faraonici come VenTo, ciclabile lungo il Po da Torino a Venezia, finanziata per di più dalla scorsa legge di Stabilità, se poi a Venezia i turisti in bicicletta non ci possono manco mettere ruota”.