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5 percorsi in bici, dalla Slovenia alla Cambogia, che ricorderete per tutta la vita

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In mountain bike nelle viscere del monte Peca © Slovenian Tourism Board

Avete mai pensato di pedalare sul ghiaccio? Oppure sottoterra? O ancora in mezzo alle rovine di templi orientali del primo millennio? Se la risposta è no, date un occhio alla nostra selezione di 5 percorsi singolari, forse un po’ bizzarri, magari estremi, ma decisamente unici: così il vostro viaggio su due ruote sarà davvero irripetibile.

SUL MARE – Non che si possa pedalare sulle acque. Certo che in Giappone è possibile fare qualcosa di molto simile. Basta percorrere in bicicletta la Shimanami Kaido, chiamata anche Nishiseto Expressway, un percorso che tocca 7 isole del Mar di Seto, collegate tra loro da giganteschi ponti sospesi che offrono un panorama unico. Il tragitto misura 70 chilometri da Imabari, sull’isola di Shikoku, fino a Onomichi sull’isola di Honshu.

TRA LE ROVINE KHMER – Angkor Wat, in Cambogia, è uno dei siti archeologici più importanti e famosi al mondo: le rovine si trovano nei pressi dell’abitato di Siem Reap e l’intero complesso risale più o meno al 1000 aC. Il modo migliore (oltre che low cost) per girarlo e visitare tutti i templi è proprio in bici: i due anelli ciclabili disegnati nella giungla (quello piccolo da 17 e quello grande da 26 km) toccano i templi più belli e importanti.

SOTTO TERRA – Nella Regione della Carinzia, a Nord della Slovenia, si può (vedi foto in apertura di articolo) persino pedalare sotto terra: una delle più originali proposte dell’ente turistico sloveno (trovate qui maggiori dettagli), è una pedalata tra Peca e Uršlja Gora, dove si trovano miniere conosciute da sempre. Dopo la loro chiusura, da alcuni anni alcune loro parti restano aperte alle visite turistiche in trenino, oppure in bicicletta o in kayak per gli avventurieri.

GROPPO IN GOLA – I biker più esperti lo considerano uno dei tratti ciclabili più pericolosi al mondo. E’ il sentiero a strapiombo sulla gola di Garnitzen in Austria, un piccolo camminamento che costeggia le ripide scarpate sul fiume Garnitzen. L’area non è molto distante dal confine italiano e dall’abitato di Pontebba, in Friuli. Il percorso è lungo appena 6 chilometri ma è sconsigliato a chi soffre di vertigini ed è invece perfetto per chi vuole provare un po’ di adrenalina.

SUL GHIACCIO – La Arctic Highway collega Inuvik e Tuktoyaktuk, in Canada. E’ stata realizzata di recente e in inverno, in quell’angolo di America del Nord, si sfiorano i meno 25 gradi centigradi. Se cercate un tragitto davvero singolare, e se non soffrite il freddo, allora questo è quello che fa per voi. Si pedala su strade ghiacciate e innevate. Qualcuno l’ha già fatto: è l’ultracycler Omar Di Felice che ha completato un’impresa da Guinnes e soprattutto disegnato una traccia che oggi è disponibile per tutti quelli che vogliono imitarlo.