Si chiama Pedali Uniti d’Italia. È una grande campagna per sostenere pedalando la ripresa del turismo in Italia. L’ha lanciata Fiab, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, chiamando a raccolta tutti gli attori del cicloturismo italiano. “In sostanza – spiegano i responsabili del progetto – l’idea è quella di proporre un gesto di unità nazionale in aiuto del sistema turistico”. Invitando a pedalare in lungo e in largo il nostro Paese, non appena sarà possibile, per ridare fiato alla filiera del turismo in bicicletta, e più in generale al settore turistico nazionale.
“Questa estate e le stagioni a venire saranno eccezionalmente difficili per il settore turistico”, recita infatti il manifesto della campagna (qui il testo integrale dal sito Fiab), che ha preso il via oggi, 16 aprile. I promotori di Pedali Uniti d’Italia ricordano la stima Federalberghi di un presunto calo del 50% delle presenze dovuto al mancato afflusso di turisti stranieri. Turisti che, aggiungiamo noi, occupano una grande fetta di quel popolo di viaggiatori in bicicletta che sta portando il nostro Paese verso le destinazioni top in Europa. Ricordiamo due cifre dal rapporto Istart Legambiente 2019: il cicloturismo in Italia ha un valore di 7,6 miliardi/anno, e ha fatto registrare una crescita del 41% tra il 2013 e il 2018, quattro volte superiore al tasso medio di crescita dell’intero movimento turistico nel nostro Paese.
Quale mobilità per il nostro Paese?
Questo trend è messo a repentaglio dall’emergenza coronavirus. Ma la campagna Pedali Uniti d’Italia è benemerita anche perchè si propone come soluzione per una ripresa dell’economia italiana all’insegna della sostenibilità e della salute ambientale; un tema, quello della sostenibilità, che in parallelo attraversa anche la riflessione sul tipo di mobilità che ci aspetta nelle nostre città già nelle prossime settimane, quelle della ‘fase 2’ del contrasto al virus.
BC appoggia ufficialmente la campagna Pedali Uniti d’Italia. Invita quindi tutti i privati cittadini a firmare e ad aderire pensando sin d’ora ai prossimi viaggi in bicicletta; e tutte le imprese, le associazioni, gli operatori del turismo a collaborare alla diffusione della proposta.