Si chiama W!, e come indica la vu doppia è un festival che porta sul palco le voci di tante donne, che viaggiano e si raccontano attorno alla bicicletta, mezzo che unisce e offre la libertà di sperimentare. È un festival che mette in primo piano le tematiche di genere, ma è un evento aperto a chiunque, a libera partecipazione. L’hanno creato Silvia Gottardi e Linda Ronzoni, le Cicliste per caso, come nuova tappa di un progetto che da ormai un decennio (ne avevamo raccontato in questo articolo gli esordi) tiene insieme il viaggio in bicicletta, la sostenibilità e il women empowerment. Si tiene questo fine settimana, da venerdì 13 a domenica 15 giugno, nelle Marche, in Val Mivola.
Spettacoli, talk e workshop hanno come fondale l’Anfiteatro Romano di Castelleone di Suasa, mentre la gravel ride in programma sabato 14 sarà un’occasione per scoprire colline e borghi medievali delle Marche, i castelli di Arcevia e il territorio della Val Mivola. Un angolo che racchiude bellezze paesaggistiche e tesori d’arte in uno spicchio di Marche compreso tra i fiumi Misa e Nevola, che arriva sul mare a Senigallia e che all’interno offre altre località suggestive come Corinaldo e le sue mura medievali, Serra de’ Conti, Ostra città della musica. Tre gli itinerari tra cui scegliere, rispettivamente di 37, 60 e 77 chilometri; tre i ristori sul percorso, cui si aggiunge quello al rientro nell’anfiteatro.
Gli incontri di W! il festival delle Cicliste per caso
E ora uno sguardo agli incontri. Ospite d’onore di questa edizione del W! è Syusy Blady, giornalista, conduttrice tv e scrittrice che venerdì sera parlerà di turismo lento e sostenibile, mentre sabato sera salirà sul palco per un concerto live la cantautrrice e pianista Giulia Mei. Tanti i racconti di viaggio e altrettante voci impegnate sui temi della sostenibilità ambientale e della mobilità dolce: le trovate tutte nel programma ufficiale della manifestazione. Non solo parole però: a completare il programma del festival saranno workshop sulla bicicletta, spettacoli di circo, e venerdì sera la proiezione di Women don’t cycle, un documentario della francese Manon Brulard che parla di cosa significa essere una donna che pedala in diversi paesi del mondo.