Home Mercato eventi Bicistaffetta 2016: Fiab pedala da Termoli a Rimini sulla Ciclovia Adriatica

Bicistaffetta 2016: Fiab pedala da Termoli a Rimini sulla Ciclovia Adriatica

2485

Non si respirerà certo la spensieratezza di una gita: agenda alla mano sono diversi gli incontri con rappresentanti delle istituzioni e del commercio lungo il litorale adriatico dal Molise all’Emilia Romagna. Parte domenica 11 settembre da Termoli – e arriva sabato 17 a Rimini – la 16esima edizione della Bicistaffetta, l’evento istituzionale di Fiab patrocinato, tra i vari enti, dal Ministero dell’Ambiente e che l’associazione nazionale organizza da anni in giro per l’Italia per incontrare le amministrazioni e sensibilizzarle non solo sul cicloturismo, ma anche sul ciclismo quotidiano, quello che va dal bike to work al bike to school.

I sette giorni in sella della Bicistaffetta impegneranno 58 partecipanti lungo i 475 km da Termoli a Rimini con varie tappe e soste, come a Pescara, Ascoli Piceno e Pesaro, dove il gruppo pedalerà sulla Bicipolitana. Il tutto percorrendo una parte dei 1300 km complessivi della Ciclovia Adriatica che collega – non ovunque con infrastrutture adeguate – Santa Maria di Leuca (Puglia) a Trieste. Una rete ciclabile che lega fra loro territori dove la mobilità ciclabile può essere una valida alternativa per gli spostamenti. E su cui la Fiab, con la propria squadra di ambasciatori del cicloturismo, scommette per un obiettivo “ambizioso”: candidare la Ciclovia Adriatica nel percorso europeo di EuroVelo.

Vengono da molte regioni d’Italia i partecipanti alle 16esima edizione della Bicistaffetta, tutti soci Fiab abituati alle vacanze in bicicletta e alla quotidianità della bicicletta. “Perché se vogliamo davvero cambiare il volto delle nostre città dobbiamo aprirci a tutte le soluzioni che la mobilità sostenibile offre”. Come l’ebike, che la Presidente Fiab Giulietta Pagliaccio pedalerà durante la Bicistaffetta. “Sono entusiasta della pedalata assistita e sempre più convinta – sottolinea – che sia un vero asso nella manica per aumentare il numero di ciclisti. E’ anche questione orografica: in certe città la bici elettrica è imbattibile negli spostamenti, per giovani e non”.