Bici+treno, una classifica. L’ha stilata Ecf sulla base di un report, Cyclists Love Trains 2025, che ha preso in considerazione 67 compagnie ferroviarie pubbliche e private in Europa. L’occasione è stata l’entrata in vigore, a giugno, del regolamento Ue sui diritti e gli obblighi dei passeggeri ferroviari che all’articolo 6 obbliga i treni a lunga percorrenza a riservare un numero minimo di quattro posti per le biciclette non smontare o pieghevoli. Il report 2025, che segue quello precedente del 2021, ha fotografato la situazione che, per quanto riguarda l’Italia, non è certo lusinghiera. Se Italo si trova al fondo della classifica, Trenitalia viaggia intorno al 30° posto: bisogna dire, però, che il report non prende in considerazione le tratte regionali per le quali, sul tema bici+treno qualcosa si sta facendo.
Nel classificare la “compatibilità con la bicicletta” di 67 compagnie ferroviarie europee, questo rapporto valuta sei indicatori distinti. Due di questi riguardano l’hardware (infrastruttura fisica) e quattro si concentrano sul software (come sito web, qualità del servizio e costi). Inoltre, vengono utilizzate categorie di bonus e malus per assegnare o dedurre punti in base a esempi di buone o cattive pratiche relative a ciascuna categoria.
Bici+treno: Belgio e Svizzera al top
A comandare la classifica, a pari merito, con una valutazione definita eccellente l’operatore nazionale belga NMBS/SNCB e l’operatore federale svizzero SBB/CFF/FFS che possono contare su solide strategie per la mobilità ciclistica e fornire hardware e software di qualità.
La belga NMBS/SNCB, sostenuta da un forte sostegno politico e da una forte attività di advocacy, ha migliorato significativamente la sua accessibilità alle biciclette negli ultimi anni. In particolare, con l’introduzione del nuovo materiale rotabile, la capacità di trasporto delle biciclette è aumentata del 20% dal 2021 e si prevede che aumenterà ulteriormente in futuro. La società ferroviaria ha anche investito nel suo software, contribuendo al suo rendimento complessivo anche con un sito web che informa i passeggeri sull’accessibilità di binari e stazioni lungo il loro percorso e fornisce informazioni sul numero e la posizione degli spazi per biciclette sui treni.
Anche le FFS svizzere hanno una strategia e una visione chiare per integrare ulteriormente i viaggi in bicicletta e in treno. Offrono un servizio eccellente ai ciclisti e ottengono ottimi risultati in tutti gli indicatori, ad eccezione dei costi e del bike sharing e si distinguono per l’elevata capacità di trasporto biciclette e per le migliori funzionalità del sito web e dell’app.
Un po’ a sorpresa, al terzo posto si piazza l’Ungheria, con le sue ferrovie statali MÁV-START per l’ottima offerta di posti bici sui treni verso le località turistiche più frequentate, anche se devono migliorare sul piano del bile-sharing. del supporto linguistico e del trasporto sui treni notturni.