«Quest’estate, è vero, scordiamoci gli eventi di un tempo. Ma non è detto che si debba stare fermi e bloccare la filiera della cultura. Quando si è parlato del drive-in mi si è accesa una lampadina: ho pensato a Bike-In». Fulvio De Rosa, direttore generale di Shining Production e del Live Club di Trezzo, ha raccontato così a BC i primi passi di un’idea per la Fase 2 della cultura in Italia: partendo proprio dal rispetto del distanziamento sociale è possibile non rinunciare a un’estate ricca di eventi e rassegne. «Basta individuare delle aree verdi dai 4mila ai 12mila metri quadrati che possano ospitare dalle 300 a massimo mille persone per farle assistere ad eventi in sicurezza».
Come sarà il Bike-In
L’idea è già stata registrata e il team di Fulvio è al lavoro sullo sviluppo di un’app fondamentale per rispettare il distanziamento sociale e strutturare un sistema di pagamento che dovrà essere soltanto digitale. «Sull’applicazione si prenoterà il concerto o il film che si vuole vedere – ha spiegato – e lo spettatore andrà all’arena direttamente in bicicletta. Chi abita lontano potrà parcheggiare l’auto in un parcheggio scambiatore e, noi ci immaginiamo, percorrere gli ultimi chilometri con bici a noleggio messe a disposizioni dalle amministrazioni».
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Il Bike-In sarà dentro un parco o un’area verde sufficientemente grande per garantire la sicurezza sanitaria. «A ciascuno sarà assegnato uno slot, a seconda che sia una famiglia, una coppia o che venga da solo. Ogni postazione avrà rastrelliere dove parcheggiare una bicicletta e un sistema di ringhiere in ferro o legno necessarie a garantire una distribuzione omogenea degli spettatori». Dopotutto meno inquinamento – così dicono i dati – garantirà anche meno morti nei prossimi mesi e anni.
In attesa di capire quando e se la Fase 2 potrà davvero registrare un allenamento delle misure restrittive nelle prossime settimane (tutto dipende dall’andamento del contagio in Italia), abbiamo chiesto una previsione a Fulvio. «Ci immaginiamo di mettere in programma i primi spettacoli a luglio e dureranno fino a settembre». In quali città? «Mantova è la città dove siamo più avanti con le discussioni con l’amministrazione. Abbiamo raccolto l’interesse anche di Torino, Bologna, Firenze, Trento e Pordenone».