

L’hanno chiamata la biblioteca degli attrezzi e sarà inaugurata venerdì 2 maggio, alle porte di Bologna, negli stessi spazi in cui le persone potranno venire per riparare (o imparare a farlo) la propria bicicletta. Siamo al Centro del Riuso comunale “Ancora”, in via Emilia 297/A, a San Lazzaro di Savena dove le attività sono portate avanti dalle cooperative sociali Piazza Grande e Martin Pescatore. Come si legge sulla stampa locale i giorni di apertura saranno dal giovedì al sabato, dalle 10 alle 19.
Come funziona il Centro del Riuso di San Lazzaro di Savena
Nel territorio di Bologna, divenuta negli ultimi anni un punto di riferimento per le politiche a sostegno della ciclabilità come dimostrano i risultati della città 30, questa ennesima iniziativa vuole offrire alle persone un ambiente dove trovare attrezzi e oggetti utili non soltanto per la bicicletta ma anche per le faccende domestiche. A questo è votato il Centro del Riuso. Contrastare la cultura dello spreco e favorire un uso più attento e sostenibile delle cose.


«Con questi due servizi che partiranno nel mese di maggio – ha detto la Vicesindaca e Assessora all’Ambiente del piccolo comune emiliano Sara Bonafè – vogliamo offrire ai cittadini un’ulteriore opportunità per contribuire al potenziamento dell’economia circolare, evitando sprechi e limitando al massimo la produzione di rifiuti, anche per quanto riguarda i lavori domestici».
Il Centro del Riuso è stato inaugurato nel 2024 con un obiettivo semplice. Nella struttura comunale i cittadini possono consegnare a titolo gratuito beni usati e in buono stato. Come si vede sulla pagina Facebook le persone possono inoltre acquistare i prodotti di seconda mano dando prima un’occhiata a cosa c’è nel catologo di questo progetto di economia circolare.
A rendere possibile questi ultimi servizi sulla ciclofficina e sulla biblioteca degli attrezzi sono stati i fondi del progetto “Ri.Circolo”. Si tratta di un’iniziativa del Comune di San Lazzaro di Savena finanziata dal bando Atersir con più di 53mila euro. Su BC sono davvero tante le storie di ciclofficine raccontate in questi anni: spesso sbocciano in ambienti una volta abbandonati ma in ogni caso diventano luoghi di aggregazione.