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Ciclabile Buenos Aires a Milano, più verde e sicurezza

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Corso Buenos Aires
Così sarà la nuova ciclabile di corso Buenos Aires a Milano: nel 2023 sono stati 1,5 milioni i passaggi.

Ciclabile Buenos Aires, si cambia. O meglio si migliora. A Milano sono appena iniziati i lavori di ristrutturazione su uno dei simboli della politica dell’amministrazione pubblica a favore della mobilità in bicicletta. Un restyling deciso, della durata prevista di una ventina di mesi, che prevede marciapiedi più larghi, nuove aiuole e la separazione dal traffico in tutto il percorso.

I lavori, che sono stati in parte finanziati per 1,5 milioni dai fondi del Pnrr, garantiranno anche la totale separazione tra ciclisti e pedoni nel nome di una maggiore sicurezza e di una migliore fruibilità degli spazi pubblici per tutti quanti hanno deciso di muoversi senza ricorrere all’automobile.

La ciclabile di Corso Buenos Aires, che nella sua nuova versione, avrà una larghezza variabile da 1,70 2 2,50 metri, separata definitivamente da un cordolo dalla carreggiata è da sempre al centro del dibattito milanese sulla nuova mobilità per il suo ruolo di asse portante dalla periferia al centro cittadino, un tempo dominio assoluto delle auto. Ed è stata, finora, anche una di quelle che maggiormente ha sofferto l’indisciplina, per non dire la prepotenza degli altri veicoli che molto spesso ne occupavano la sede costringendo i ciclisti a pericolosi e improvvisi slalom.

Ciclabile Buenos Aires, inutili lamenti

Già dai primi lavori, e ancor prima dalla fase di progetto, si sono levate le proteste dei commercianti per un’opera  che era da loro considerata totalmente inutile. Un’affermazione smentita dai dati che parlano di oltre 1,5 milioni di passaggi nel 2023: secondo Amat, l’agenzia del Comune di Milano che si occupa di monitorare e proporre soluzione per la mobilità, sono stati 697.705 dalla periferia al centro e 808.921 nel percorso inverso. La maggior parte avviene tra le 6 e le 22 nei giorni feriali.

Il restyling e la creazione di aiuole lungo la ciclabile, oltre a una scelta che migliora l’arredo urbano segue anche una precisa filosofia che ha sposato da tempo l’amministrazione comunale e che si rifà al concetto di depaving, cioè di progressiva sostituzione di asfalto e cemento con verde e suolo. E in questa direzione qualcosa il Comune ha fatto: sono infatti oltre 27mila i metri quadrati depavimentati.