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Ciclofficina scolastica: c’è un progetto a Torino, lo vorrebbero in 59mila

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ciclofficina scolastica

Genitori e alunni uniti per far rivivere spazi inutilizzati e riconvertirli in un progetto sociale votato alla mobilità sostenibile e al bike to school. A Torino il progetto della ciclofficina scolastica riguarda l’Istituto Manzoni, nel cuore del quartiere San Salvario, dove l’Associazione Manzoni People ha lanciato l’idea candidandola per il bando di Reale Foundation. Non un crowdfunding, ma un contest dove si sono votati i migliori progetti in ambiti che vanno dalla sostenibilità alla salute. Purtroppo, e per un soffio, non sono bastati i 59mila voti per far vincere i 10mila euro in palio.

Ciclofficina scolastica: come l’hanno pensata?

Un progetto così apprezzato come “A San Salvario riparando si impara” merita comunque una seconda chance (magari con un altro bando?), visto che l’idea dell’associazione dei genitori resta ancora valida: investire sul recupero dell’ex casa del custode, vicina all’Istituto Manzoni, due piani abbandonati da tempo dove la ciclofficina scolastica diventerebbe punto di ritrovo e di aggregazione per i bambini.

«La ciclofficina sarà gestita da volontari e non – hanno spiegato i genitori dell’associazione quando hanno candidato il progetto – Organizzeremo anche laboratori per ragazzi disagiati, creeremo un parcheggio bici, interno al perimetro scolastico, incentivando l’uso delle bici tra docenti e studenti». Forse spinto anche dalle colorate manifestazioni dei Fridays for Future – la stessa Greta Thunberg era presente a una di queste a Torino lo scorso anno – il progetto di San Salvario punta su uno spazio sempre aperto dove riparare biciclette, skateboard e rollerblade.

Nel capoluogo piemontese sono tante le storie di ciclofficine aperte negli ultimi anni. Come quella di Mirafiori, nel quartier generale dell’ex FIAT, dove un progetto ha ricevuto perfino il sostegno del Comune con un finanziamento; nel 2016 vi avevamo raccontato del progetto BiciclAbile, uno spazio bike friendly per favorire l’inclusione delle persone disabili. In una città ancora maglia nera per l’inquinamento le cose possono cambiare anche grazie agli sforzi di grandi e piccini.