Anche le ciclovie migliori hanno bisogno di investimenti. La Alpe Adria, che da Salisburgo discende lungo l’Austria per sconfinare in Italia e attraversa tutto il Friuli Venezia Giulia fino al mare, a Grado, ha un tratto che attende da tempo la chiusura del cerchio. Sono stati depositati i lavori per il completamento della pista Alpe Adria tra Moggio Udinese e Venzone, vicino al corso del Tagliamento, dove nel giro di otto mesi i cantieri si dovrebbero chiudere regalando ai cicloturisti una nuova tratta lungo l’ex sedime ferroviario. Per i lavori sono stati investiti 1,7 milioni di euro, finanziati dalla Regione.
Il tratto che parte da Tarvisio è uno dei più belli dell’intera Ciclovia Alpe Adria perché corre lungo l’ex ferrovia che collegava fra loro i vari paesi e che nel Novecento è stata dismessa. Inaugurata nei vari tratti tra il 2005 e il 2009, tra Tarvisio e Venzone la pista segue una morbida discesa attraversando numerose gallerie e rimanendo sempre lontana dal traffico automobilistico. Una vecchia stazione, quella di Chiusaforte, è stata anche riqualificata e trasformata in bar-ristorante. Finora è mancato però il tratto che dall’abitato di Carnia, a Moggio Udinese, dovrebbe collegare la ciclovia a Venzone, cittadina medievale ricostruita dopo il tragico terremoto del 1976 che ha colpito questo angolo del nord-est.
“Il sistema ciclabile regionale funge da spinta per un turismo che oggi conta molto sulla mobilità lenta”, ha dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Cristina Amirante commentando l’annuncio degli ultimi lavori. Su BC vi abbiamo più volte raccontato dell’Alpe Adria, una delle ciclovie italiane più apprezzate a livello europeo. In questo articolo ne abbiamo riassunto i punti di interesse più belli lungo il tratto italiano.