Il Comune di Bologna ha reso pubblici, ieri, i dati di un anno, il 2024, vissuto da città 30 (in questo articolo vi avevamo raccontato cosa significa). Sono numeri di grande interesse, che vi riassumiamo in breve, e che potete trovare più in dettaglio su questa pagina del sito ufficiale dell’amministrazione. Dopo un anno da città 30 Bologna esibisce una sicurezza da record sulle proprie strade, sia per i cosiddetti utenti deboli (pedoni, ciclisti) che per gli stessi automobilisti. Vede cambiare il modo di muoversi dei residenti: meno spostamenti in auto, più viaggi in bicicletta, più sistemi di sharing e trasporto pubblico (sia in città che nell’area metropolitana). E di conseguenza un ambiente più pulito: il livello registrato di biossido di azoto (che ha come fonte primaria auto a motore termico e riscaldamento) è il più basso degli ultimi dieci anni.
Per chi ha a cuore la sicurezza sulle strade, i dati sono inequivocabili: la riduzione del danno (-13% di incidenti, -11% di feriti) diventa macroscopica se si prendono in esame le vittime della strada, pressochè dimezzate (10 nel 2024, erano state 18 nel 2023, 21 nel 2022). Nel suo ruolo di città 30 Bologna produce la concreta conferma che velocità più basse sono decisive per ridurre la probabilità e la gravità degli incidenti. E il sigillo finale è dato da quello zero sulla casellina dei pedoni morti sulle strade cittadine, che si registra per la prima volta negli ultimi trent’anni. Il tutto, fanno notare a Bologna, in controtendenza con il dato nazionale che vede, nel confronto tra primo semestre 2023 e 2024, un aumento su tutti i dati, ancor più preoccupante nelle vittime di violenza stradale (+7,9%, nella maggior parte per collisioni su strade urbane).
In breve, ecco poi qualche interessante rilevazione su come cambia la mobilità in città. Si registra una riduzione del 7% nei flussi di traffico rispetto al 2023, e un corrispondente aumento dei passaggi di biciclette (oltre 140 mila transiti in più, crescita del 10%) sui contatori che sono stati attivi per tutto il 2024. E alla riduzione degli inquinanti hanno contribuito il boom del bike sharing (oltre 3 milioni di corse, +69% sulla media del biennio precedente), l’incremento dei viaggi sul sistema ferroviario metropolitano e un aumento del treno anche per gli spostamenti fra i quartieri dentro la cittò.