Home storie persone Da Padova a Genova, il viaggio Pedalando di Lorenzo e Raffaella per...

Da Padova a Genova, il viaggio Pedalando di Lorenzo e Raffaella per resistere al Parkinson

1049
pedalando parkinson
Lorenzo Sacchetto e la moglie Raffaella Roveron

«Pedalando è un movimento nato per dare voce a chi convive con la malattia. Attraverso lo sport e la condivisione, vogliamo dimostrare che è possibile continuare ad avere una vita ricca e piena nonostante il Parkinson». Lorenzo Sacchetto e la moglie Raffaella Roveron, sua caregiver, stanno pedalando da alcuni giorni direzione Genova. Sono partiti da Sant’Urbano, in provincia di Padova, sempre accompagnati da gruppi di volontari che si occupano di organizzare incontri per sensibilizzare l’opinione pubblica. Qui trovate il programma con tutte le tappe del viaggio.

Non è la prima volta che Lorenzo Sacchetto pedala lungo l’Italia, uscendo dalla propria comfort zone e dimostrando l’importanza dello sport e della condivisione, soprattutto nella malattia. Nel 2022 aveva raggiunto Roma, dove era stato accolto da Papa Francesco; nel 2023 si era spinto più a sud, fino a San Giovanni Rotondo, in Puglia.  Su Facebook la pagina “Pedalando – Movimento di Resistenza al Parkinson” raccoglie le foto e i commenti di questi giorni in sella. L’arrivo nel capoluogo ligure è in programma per fine luglio.

Come nasce “Pedalando”

Dopo quasi 15 anni di convivenza con il morbo di Parkinson, nel 2021 Lorenzo Sacchetto ha deciso di procedere con un’operazione per farsi impiantare un dispositivo per la stimolazione profonda del cervello. Da lì è poi andato alla ricerca di attività e passioni. A cominciare dall’attività fisica, medicina indispensabile per una vita sana. “Pedalando” è il frutto di questi sforzi, una comunità di ciclo attivisti che si attiva, seguendo in scia marito e moglie. Secondo le stime le persone con il Parkinson in Italia sono tra le 300 e le 400mila.

«Come Regione Veneto – ha aggiunto l’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – abbiamo dato il nostro convinto appoggio a questa bella iniziativa, di confronto e di sensibilizzazione su un settore delicatissimo come le malattie neurovegetative, che impattano fortemente sui pazienti colpiti, ma anche sulle famiglie e sul sistema di assistenza sanitaria e sociale». Su BC diverse volte ci capita di raccontare storie di solidarietà e attivismo in bicicletta. Segno che un mezzo di trasporto così semplice è capace di ispirare grandi cose.