Si chiama Zeroundici: è un modello di e-bike made in Italy. Ma prima ancora è un virtuoso progetto nato in seno al Politecnico di Torino. Nell’ateneo torinese infatti è attivo un Incubatore di Imprese, chiamato I3P, che sostiene startup nate tra i banchi universitari. Le supporta sia nella fase di reperimento fondi che in quella di sviluppo del prodotto.
Una di queste si muove sul fronte dell’innovazione bike friendly. Nasce da un’idea di Mattia Bertone, che a Torino si è laureato in Ingegneria della Produzione Industriale e dell’Innovazione Tecnologica. Mattia si è proposto di mettere insieme competenze e passioni (la bicicletta, la sostenibilità) e, con l’aiuto anche di Torino Social Innovation e della Regione Piemonte, ha lanciato nel 2016 la sua prima e-bike made in Italy. Il nome, Zeroundici, è un omaggio a Torino, di cui 011 è il prefisso telefonico.
Integrata nel telaio
E-bike made in Italy a pieno titolo, perché torinese 100% è anche la produzione. Zeroundici si caratterizza per il design, con la batteria completamente integrata nel telaio. Ha un peso contenuto, a seconda dei modelli, tra 15 e 19 chili, che consente maneggevolezza e una bici pedalabile anche senza assistenza. In più, si propone come prodotto custom-made, con una gamma intrigante di personalizzazioni a disposizione dell’acquirente.
La prima bicicletta Zeroundici è stata lanciata già nel 2016. Al momento esistono quattro modelli in commercio, una single speed, una city crossover, un modello a sette rapporti, una trekking crossover con forcella idraulica in magnesio pensata per i percorsi accidentati. Attualmente è in corso una vera e propria ‘fase due’. L’obiettivo è quello di rafforzare e migliorare la produzione dei quattro modelli esistenti e quello di lanciare un prodotto dedicato ai mercati esteri. Parliamo di una speed pedelec con assistenza fino a 45 chilometri all’ora, ammessa su strada in vari Paesi, non in Italia dove il limite dell’assistenza è ai 25 all’ora.
Progetto crowdfunding
Mattia Bertone ha due soci d’impresa: sono la sorella Claudia Bertone, responsabile della comunicazione, e Luca Vanoli. Insieme sono la Lekro Innovation srl, potete curiosare qui nel sito in cui si raccontano. Per crescere si affidano anche al crowdfunding. C’è tempo fino al 25 luglio per aderire alla compagna lanciata sulla piattaforma CrowdFundMe: quote di investimento da 250 euro in su. Per dare un altro piccolo contributo al fiorire del giovane mercato di e-bike made in Italy che sta muovendo incoraggianti passi.