Mancano ancora tanti tasselli per fare dell’Italia un paese ciclabile. Ce n’è però uno saldamente al suo posto da 12 anni. Riguarda la formazione professionale, ed è un modello allineato all’Europa più avanzata. Parliamo del corso universitario di Esperto Promotore della Mobilità Ciclistica (EPMC). Si tiene presso l’università di Verona, è organizzato in partnership con Fiab, Federazione italiana ambiente e bicicletta, ed è l’unico corso post-laurea dedicato in modo specifico alla promozione della mobilità in bicicletta. Anno dopo anno ha diplomato 330 professionisti, inclusi i 30 che perteranno a compimento il 18 gennaio l’undicesima edizione del corso.
Il ventaglio degli sbocchi professionali
Ma chi è questo Esperto Promotore della Mobilità Ciclistica? Parliamo di una figura dall’ampio spettro di competenze, in grado di fare da raccordo tra pianificatori, progettisti, portatori di interesse, operatori economici e turistici, politici ed amministratori. Nel temppo l’EPMC è diventato una figura sempre più richiesta e apprezzata. Basta vedere il ventaglio di impieghi professionali post-diploma. Uno studio sulle attività intraprese da 160 EPMC li vede occupati in ruoli chiave di varia natura. Si va da ruoli tecnici all’interno della pubblica amministrazione (20%) ad attività libero professionali nel campo della pianificazione, della progettazione, della comunicazione (25%). Per un 14% che ha scelto attività imprenditoriali nel cicloturismo (come l’esempio che avevamo raccontato in questo articolo) c’è un 29% che occupa posizioni di vertice in associazioni ed enti no profit. Un 10% è dipendente di aziende del mondo bike, in qualche caso ci sono ruoli istituzionali nella politica locale (sindaco, assessore, consigliere comunale).
Corso 2025: iscrizioni entro febbraio
E ora, qualche info sul prossimo corso in partenza (su questa pagina del sito dell’Università di verona tutti i dettagli e le condizioni). Iscrizioni aperte sino al 28 febbraio, format ormai collaudato con un mix di lezioni frontali on line (44 ore) e quattro giornate in presenza con esercitazioni pratiche (a Mestre, Verona, Bolzano e Valsugana) per una conoscenza sul campo di buone pratiche ed esperienze di mobilità. Coordinato da Marco Passigato, a lungo dirigente nazionale Fiab, ex mobility manager dell’ateneo veronese, e diretto da Federico Schena, cattedra di Scienze dello sport, il corso ha come docenti professori universitari, esperti Fiab e professionisti del settore. All’organizzazione contribuisce anche l’Associazione Esperti Promotori della Mobilità Ciclistica, formata da diplomati delle passate edizioni del corso.