La Fiera del cicloturismo, il più importante appuntamento italiano per il turismo in bicicletta, dal 4 al 6 aprile in piazza Lucio Dalla a Bologna si prepara ad accogliere un pubblico sempre più numeroso con un programma pensato per soddisfare le richieste e le curiosità un po’ di tutti, dall’esperto in cerca di mete sempre nuove e sfidanti, a chi si avvicina a questo mondo per la prima volta. Per questa quarta edizione sono ottanta le destinazioni e venti i produttori di bici e accessori che presenteranno le ultime novità, non ancora uscite sul mercato. Una tre giorni che rappresenta anche un’occasione privilegiata per incontrare e confrontarsi con atleti ed esperti del settore capaci a disposizione per fornire indicazioni utili sia agli utenti, che alle numerose strutture ricettive che desiderano ampliare il proprio bacino di utenti.
Il cicloturista medio spende circa 95 euro al giorno in beni e servizi, una cifra che sale a 104,5 euro per i turisti stranieri, valori significativamente superiori rispetto alla spesa media giornaliera di 59,6 euro dei turisti in generale. Questo dato sottolinea non solo l’importanza economica del cicloturismo, ma anche il suo contributo alla rivitalizzazione economica di molte aree interne del Paese, spesso lontane dai tradizionali flussi turistici. Grazie agli investimenti di imprenditori locali, queste aree offrono esperienze e servizi di qualità, rendendo il cicloturismo una componente sempre più rilevante dell’offerta turistica italiana.
“La vera rivoluzione del cicloturismo – ha dichiarato Pinar Pinzuti, direttrice della Fiera del Cicloturismo – sta nel ribaltare il concetto tradizionale di viaggio: non è solo la meta a contare, ma l’intero percorso per raggiungerla. Ogni pedalata, ogni chilometro percorso, è parte integrante dell’esperienza. Non si tratta semplicemente di spostarsi da una città all’altra, ma di vivere intensamente ogni momento del viaggio, immersi nel paesaggio, nelle culture locali e nei ritmi lenti che solo la bici può offrire. Il cicloturismo ci insegna che il viaggio non è solo un mezzo per arrivare, ma un fine in sé. Ogni salita, ogni sosta per un caffè in un piccolo borgo o una chiacchierata con chi si incontra lungo la strada arricchisce l’avventura. È un modo per riconnettersi con l’ambiente e con se stessi, apprezzando la bellezza del movimento e la libertà che solo una bicicletta può dare”.