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Fondi della Legge di Stabilità anche per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese

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Sul primo tratto percorribile della Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese © Lello Sforza

La Legge di Stabilità 2016, che prevede lo stanziamento di 94 milioni di euro per investimenti sulla ciclabilità, è stata approvata sabato scorso, 19 dicembre, dalla Camera con una serie di emendamenti presentati la settimana precedente (ne avevamo dato notizia in diretta). Nel capitolo di spesa relativa al cicloturismo non è stata accolta la proposta di indicare in modo esplicito la rete Bicitalia come infrastruttura complessiva su cui distribuire le risorse; ma ai tre progetti citati nella prima formulazione della Legge di Stabilità (Grab, Vento, Ciclovia del Sole) si è aggiunta la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese.

Questa grande ciclovia, per ora allo stato potenziale, accompagna dalle sorgenti campane di Caposele in Irpinia fino al Salento; tipologia unica di greenway creata dalla laboriosità dell’uomo, è una testimone della storia del Mezzogiorno d’Italia, oltre che della grande biodiversità dei suoi paesaggi e della sua natura. Esiste già un progetto di massima su 250 km, da Venosa in Lucania fino a Grottaglie, in provincia di Taranto, fatto realizzare dalla Regione Puglia; che ne ha già finanziato il recupero di un primo tratto di 10 km tra Valle d’Itria e Alto Salento (un secondo tratto di 5 km si aggiungerà nel 2016).

“È un progetto su cui Fiab lavora dal 2005 – ha commentato il coordinatore regionale della Federazione, Giuseppe Dimunno – insieme alla Regione Puglia, ed è un percorso inserito nella rete Bicitalia. Per noi è un implicito riconoscimento che il governo riconosce come priorità finanziare pezzi di questa rete; continueremo a premere perché sia sostenuto il disegno di Bicitalia nel suo insieme”.

L’emendamento, che accorpa quelli presentati da Salvatore Capone (Pd) e da Diego De Lorenzis (M5s), è stato sostenuto dalla compatta adesione di parlamentari pugliesi di vario orientamento politico e dal lavoro di lobby delle associazioni, e accompagnato dal fermento sui social riassunto dall’hashtag #mancailsud.

Dopo l’ultimo passaggio al Senato – dove si prevede una approvazione senza ulteriori modifiche – saranno poi i decreti attuativi a definire la mappa dei finanziamenti: saranno da ripartire, come enuncia la Legge di Stabilità, con stanziamenti per “la progettazione e la realizzazione di ciclo stazioni e di interventi concernenti la sicurezza della ciclabilità cittadina”.

I decreti attuativi potranno rimettere i gioco – come ribadito a Fiab da Paolo Gandolfi, deputato Pd da sempre vicino alle istanze degli ‘amici della bicicletta’ e membro della commissione Trasporti della Camera – anche progetti diversi da quelli ‘prioritari’: obiettivo complessivo del finanziamento è infatti “la progettazione e la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche”.