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Il Politecnico di Milano ha quasi cento bici aziendali. Il triplo delle auto

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bici aziendali

Nella prossima Legge di Bilancio potrebbero esserci nuove tasse sulle auto aziendali. Ma mentre la politica litiga, quasi nessuno parla di bici aziendali come mezzo di trasporto alternativo. Certo, una due ruote non può sostituire l’auto per quei lavoratori che devono spostarsi ogni giorno da un città all’altra macinando chilometri. Ma perché non puntare di più sulla mobilità ciclistica in azienda con un parco bici che vada a bilanciare la controparte più inquinante? «Al Politecnico di Milano – spiega a BC Eleonora Perotto, mobility manager dell’ateneo – abbiamo 31 autoveicoli. Le biciclette a disposizione del nostro personale sono 95, ma potremmo fare molto di più».

Un ateneo non è come una azienda, soprattutto se parliamo del Politecnico di Milano, dove gli studenti sono oltre 40mila. Ma la presenza di un mobility manager è un segno di come anche le università possano dare un contributo concreto a una mobilità più sostenibile nelle città. Per quanto necessarie in alcuni casi, non ci sono soltanto le auto aziendali. «Dei 31 autoveicoli che abbiamo il 65% sono furgoni necessari per il trasporto di materiale». Nel frattempo, grazie a un accordo con il comune di Milano siglato nel 2006, l’ateneo è riuscito a formarsi una flotta di 95 biciclette che ha messo a disposizione di oltre mille persone, tra personale tecnico/amministrativo e docenti.

«Per favorire queste buone pratiche – prosegue Eleonora Perotto – stiamo cercando di ragionare con i ragazzi di Policiclo, la ciclofficina interna gestita dalle matricole nella sede universitaria di Milano Bovisa. Visto che riparano molte biciclette una proposta sarebbe quella di inserirle poi nella nostra flotta». Oltre a un garage di bici aziendali da far invidia a molte aziende, il Politecnico di Milano è tra i migliori in Italia per quanto riguarda il sostegno alla mobilità condivisa.

«Abbiamo stipulato 16 convenzioni di sharing mobility – prosegue la mobility manager – dalle auto condivise fino alle biciclette per incentivare il più possibile un utilizzo consapevole e meno inquinante dei mezzi di trasporto». In attesa di capire che piega prenderà il dibattito sulle auto aziendali, suggeriamo un altro caso virtuoso: a Modena, nel 2017, un’azienda ha utilizzato gli utili per regalare cento e-bike ai dipendenti.