Cinque anni di ricerche e oltre 260 mila intervistati per dimostrare che il bike to work, e nel complesso tutti gli spostamenti attivi quotidiani sono associati a un minor rischio di cancro e di problemi cardiovascolari.
A rendere noti i dati un gruppo di studiosi dell’Università di Glasgow, concentratisi su 22 località britanniche e su un campione di persone dall’età media di 52 anni. Scopo dell’indagine la raccolta di informazioni tramite questionario sulle modalità di spostamento quotidiane tra casa e ufficio.
Al termine dei cinque anni i ricercatori hanno così evidenziato quanto soprattutto i pendolari in bicicletta fossero proprio quelli con il minor rischio di mortalità e di cancro. Valori confermati dal numero di persone del campione decedute e da quelle ricoverate in ospedale nel corso del periodo di studio.
Le conclusioni dei ricercatori dell’Università di Glasgow, precisate poi sul British Medical Journal, non stabiliscono tanto un rapporto causa-effetto tra bike to work e assenza di cancro, ma suggeriscono piuttosto le potenzialità di politiche bike friendly sulla salute delle persone.