A dimostrazione che le ciclabili portano sviluppo e ricchezza non soltanto nei centri urbani, ma anche nelle aree interne. La Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia ha stanziato quasi 5 milioni di euro (4,8 milioni) per portare internet veloce lungo le piste che attraversano zone a bassa connettività.
L’iniziativa punta a colmare il cosiddetto digital divide e avrà un impatto positivo anche sull’offerta cicloturistica. «Questi percorsi – ha spiegato l’assessore regionale ai Sistemi informativi della Regione, Sebastiano Callari – si snodano spesso attraverso aree interne che, tuttavia, risultano carenti sotto il profilo della connettività. Per ragioni di sicurezza, ma anche in vista dell’installazione lungo le piste di punti di ristoro e totem informativi consultabili da turisti e visitatori, è fondamentale garantire l’accesso alla rete».
Ciclabili connesse: il piano in Friuli Venezia Giulia
La presenza di queste infrastrutture della mobilità dolce in una Regione ricca di tracciati, alcuni dei quali di livello europeo come l’Alpe Adria che abbiamo attraversato qualche anno fa (qui il reportage), ha facilitato la decisione da parte della Giunta per far sì che entro i prossimi anni queste zone possano godere di internet veloce.
Servizio di cui potranno beneficiare i residenti così come i cicloturisti italiani ed europei. Non sarà un percorso rapido: gli interventi sui primi 70 chilometri si dovranno concludere non prima del 2029. Affidati a Insiel, i lavori si concentreranno su 125 chilometri complessivi delle ciclovie FVG1, FVG3, FVG6 e FVG8. Siamo nell’Alta Carnia, nelle Dolomiti Friulane, nella Val Canale e nelle Valli del Torre e Natisone.
Le ciclabili wireless non significano soltanto internet veloce, ma anche nuovi servizi come monitoraggio dei passaggi in sella, video sorveglianza, semafori intelligenti. La Regione Friuli Venezia Giulia non ha puntato soltanto al potenziamento della rete nelle cosiddette zone bianche (quelle dove, per intenderci, nessun privato ha interesse economico a investire sull’infrastruttura). Accanto a questo progetto ha infatti destinato 15 milioni di euro al Fondo sociale per le politiche abitative a sostegno delle famiglie e della manutenzione degli immobili.