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La Formula 1 invasa dalle biciclette: a Zandvoort gli olandesi fanno ancora scuola

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Gli organizzatori del Gran Premio d'Olanda hanno predisposto più di 40mila parcheggi sulla spiaggia, a pochi passi dal circuito

A Zandvoort, comune olandese sul mare a ovest di Amsterdam, è stato raggiunto un nuovo traguardo in tema di sostenibilità degli eventi sportivi. Il fatto che si trattasse del Gran Premio di Formula 1 – disputatosi lo scorso week end – rende poi le migliaia di persone che hanno scelto di raggiungere la pista in bicicletta qualcosa di emblematico. Sui social circolano da giorni le immagini della spiaggia invasa dalle tantissime biciclette, assicurate nei parcheggi che gli organizzatori hanno predisposto. Sono 45mila in tutto quelli utilizzati da chi aveva un biglietto per vedere la gara, poco distante.

Un Gran Premio “senza” auto è possibile?

Come si legge online, sia gli organizzatori sia la città costiera hanno lavorato per anni affinché una delle tappe del campionato di Formula 1 diventasse car free e a misura di bicicletta. Come spesso capita di fronte agli obiettivi ambiziosi, perfino in Olanda – terra bike friendly per eccellenza – hanno pensato fosse irraggiungibile come traguardo. Le fotografie parlano da sole.

L’obiettivo a Zandvoort è stato raggiunto: hanno tenuto lontane  le auto dal Gran Premio d’Olanda, spingendo il 98% dei 110 mila spettatori a raggiungere l’evento con i mezzi pubblici (sono state aumentate le corse dei treni), la bicicletta e a piedi invece di riempiere le strade di automobili. Piano piano anche altri circuiti stanno attuando una transizione bike friendly per chi vuole assistere alle gare di Formula 1: Silverstone e Monaco, ad esempio, hanno introdotto parcheggi per le biciclette. Ma quanto sta accadendo negli ultimi anni nei Paesi Bassi ha alzato decisamente l’asticella.

Perché Zandvoort ha bandito le auto durante la Formula 1?

La città che ospita il Gran Premio ha meno di 20mila abitanti, ma ha ospitato quasi 300mila persone durante l’ultimo week end lungo delle corse. Mettere al bando le automobili non è dunque un capriccio ambientalista, ma una strategia per evitare che il traffico blocchi le città per giorni. Già nel 2023 la BBC si era occupata di questo divieto temporaneo di circolare in auto durante l’evento di Formula 1, documentando l’entisiastico favore con cui i partecipanti hanno raccolto la sfida. Gli eventi – dai più grandi ai più piccoli – non possono più trascurare l’impatto ambientale dovuto ai trasporti e al come le persone si spostano. Poi, come si dice, tutto il mondo è paese. E allora ecco che anche l’Olanda si trova a fare i conti con il problema dei furti di biciclette.