Se la sono presa con una bicicletta elettrica. In Francia l’ARPP, l’autorità che regola gli spot, ha deciso di oscurare la pubblicità di VanMoof, il brand olandese famoso in tutto il mondo per le sue ebike. Il motivo? Quei pochi secondi offenderebbero il settore automobilistico, mettendo per di più ansia negli spettatori. Ma la censura non può tutto: la pubblicità resta disponibile sul canale YouTube dell’azienda, dove chiunque può atterrare per farsi un’idea sulla vicenda.
Lo spot sembra il trailer di un film: la carrozzeria di un bolide a quattro ruote diventa una sorta di schermo in cui si vedono scene drammatizzate dalla colonna sonora: ciminiere che sbuffano fumo nero, inquinamento, colonne di macchine lungo un’autostrada, persone che si accalcano, sirene. A un certo punto l’automobile si liquefa per tramutarsi in una ebike di VanMoof. “Time to ride the future” tuona il claim della pubblicità.
L’azienda non si è certo disperata per la pubblicità gratuita che gli ha regalato l’ARPP. La scelta di rappresentare un contesto dalle sfumature apocalittiche ed estremo, va da sè, rientra nella logica dell’advertising e in questo caso non prende certo di mira una categoria di persone, ma soltanto un mezzo a quattro ruote. Discorso diverso invece per molte pubblicità – queste invece mai spazzate via dal piccolo schermo – che negli anni hanno rappresentato l’auto vincitrice sul povero ciclista, per di più sbeffeggiato.
Alla base dello spot di VanMoof, che ha scelto di presentare la mobilità ciclistica come l’unica alternativa negli spostamenti in questo periodo di ripartenza, c’è soprattutto l’aumento nelle vendite. Come spiega il sito The Verge, in Germania ha registrato un aumento del 226%, in Gran Bretagna del 140% e nella stessa Francia del 90%. La notizia dello spot bloccato in Francia non deve però far pensare che il paese sia nemico delle biciclette: Parigi, per dare un esempio, ha appena riconfermato la sindaca Anne Hidalgo per un secondo mandato. Il suo obiettivo è rendere la capitale la città più bike friendly al mondo.