Su BC ce ne siamo occupati quasi dieci anni fa. Correva il 2016 quando abbiamo pubblicato un articolo in cui raccontavamo di un progetto emblematico della cosiddetta Willkommenpolitik, la politica delle porte aperte voluta dall’ex Cancelliera Merkel per dare una soluzione all’emergenza dei rifugiati siriani. Bikeygees, fondata in quei giorni da Annette Krüger e Anne Seebach, è oggi una realtà di grande successo in Germania. Tutto era partito con qualche lezione di bicicletta per insegnare alle rifugiate come si pedala. Il mezzo di trasporto è, infatti, uno strumento fondamentale per l’autonomia delle persone, soprattutto se fragili ed emarginate.
Bikeygees, i numeri in Germania
Come si legge nell’intervista ad Annette Krüger pubblicata la settimana scorsa sul Corriere della Sera, in quasi dieci anni l’ong ha permesso a più di 2mila donne di imparare a stare in equilibrio in sella. È il risultato di oltre 1300 lezioni: dopo le prime, condotte nel parcheggio di una scuola guida del quartiere berlinese di Kreuzberg, il raggio di azione di Bikeygees si è allargato a 15 località di Berlino e del Brandeburgo. Oltre alla didattica, sono state donate 654 biciclette, fornite di lucchetto e casco, messe a disposizione dai membri dell’associazione: insomma, un modello di cittadinanza attiva, per consentire a persone che arrivano da lontano di potersi muovere in autonomia.
“Si nota il divertimento nei loro occhi – ha spiegato Annette – quando fai sport l’adrenalina arriva di fretta e ti senti leggera”. Il successo del progetto è stato confermato anche dal riconoscimento nel 2018 del German Bicycling Award, assegnato per l’elevato impatto sulla comunità. Non è soltanto in Germania tra l’altro che associazioni si sono messe a disposizione per dare lezioni di biciclette ai migranti: in Finlandia, nel 2019, lo Stato investiva denaro per iniziative simili.
Bikeygees ai tempi dell’Afd
Dieci anni dopo quella celebre frase di Merkel – “Ce la possiamo fare” – riferita alla capacità di accoglienza della Germania, il Paese sta attraversando un periodo complesso dal punto di vista politico, con il movimento di estrema destra Afd in crescita nei sondaggi (le elezioni sono in programma a fine febbraio). Dalla Willkommenpolitik molto è cambiato a giudicare dalle parole del leader della Cdu Friedrich Merz: in caso di vittoria ci sarà un giro di vite sui migranti.