L’assessore alla Cura del Territorio del comune di Milano Marco Granelli ha chiesto il rito abbreviato per il processo che lo vede imputato per omicidio colposo stradale di Cristina Scozia, la ciclista che, nel 2023, è stata investita da una betoniera in città. Nel processo sono coinvolti anche l’autotrasportatore e due dirigenti comunali. Secondo l’accusa l’assessore Granelli, ex responsabile della Mobilità prima e della Sicurezza poi, sarebbe responsabile di presunte irregolarità nella progettazione e nella realizzazione della pista ciclabile dove è avvenuto lo scontro tra ciclista e mezzo pesante.
Dalle ricostruzioni, al momento dell’impatto con la betoniera Scozia si trovava in bici su una pista tra via Sforza e corso di Porta Vittoria a Milano. Granelli è stato avvisato di essere iscritto nel registro degli indagati nell’ottobre 2024. All’inizio di quest’anno è arrivata una seconda notifica per un altro incidente mortale che ha coinvolto la ciclista Veronica D’Incà, investita in viale Brianza nei pressi di piazzale Loreto. L’accusa per l’amministratore è la medesima.
Come si legge sulla stampa locale, il coinvolgimento a processo dell’assessore Granelli sarebbe collegato alla realizzazione delle piste ciclabili pop up durante gli anni della pandemia. Quella lungo corso Buenos Aires , poi modificata aumentando la protezione per i ciclisti, è diventata un simbolo di un intervento diffuso da parte di Palazzo Marino per favorire la mobilità ciclistica in città. Secondo i critici, però, queste ciclabili non sarebbero sicure. In risposta il sindaco di Milano Beppe Sala ha dichiarato: “Se dovesse passare l’idea che le piste ciclabili possono essere fatte solo se protette da cordoli, abbiamo finito di fare piste ciclabili a Milano”.
Non contribuisce a far chiarezza la recente riforma del Codice della strada, varata alla fine del 2024 tra le critiche degli esperti di mobilità ciclistica. Il codice conferma la possibilità di realizzare corsie ciclabili, ricavate all’interno della carreggiata con una striscia di delimitazione. Ma solo quando non ci siano le condizioni di spazio necessarie per creare una pista ciclabile in sede propria.