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Mobilità in bici: il punto, tra Italia ed Europa, in un convegno a Milano il 18 maggio

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Manfred Neun, a sinistra, e Marco Granelli, due tra i relatori al convegno milanese del 18 maggio.

Previsioni del tempo? Instabile, con tendenza al miglioramento. È lo stato dell’arte della mobilità in bicicletta nel nostro Paese, tra leggi in via di attuazione e cattive abitudini, ma anche tra buone pratiche – e buone politiche – messe in atto a macchia di leopardo da piccoli e grandi municipalità. A fare il punto delle situazione sarà a Milano, venerdì 18 maggio, il panel di relatori messi insieme da Fiab per il convegno “La bicicletta ci salverà… e ci sta già salvando” promosso e organizzato con il Comune di Milano.

Appuntamento alle 9 alla Sala Alessi di Palazzo Marino (piazza della Scala 2), per una mattinata ricca di contributi (ingresso gratuito, registrazione obbligatoria, trovate la scheda da compilare da questa pagina del sito Fiab). Tra gli ospiti stranieri, Hep Monatzeder racconterà come è cambiata la mobilità a Monaco di Baviera nei 18 anni, tra il 1996 e il 2014, del suo mandato da Sindaco; Manfred Neun, presidente della World Cycling Alliance, mostrerà modelli e trend emergenti in Europa.

Tra le esperienze italiane, sotto i riflettori Milano (l’assessore alla mobilità Marco Granelli ne racconterà le politiche bike friendly), Cesena, nuovo modello per le città medio piccole, e i 69 Comuni Ciclabili a cui Fiab ha assegnato nel 2018 la Bandiera Gialla per la ciclabilità: Alessandro Tursi, vicepresidente Fiab e responsabile del progetto, esporrà le buone pratiche e i criteri che portano all’assegnazione delle bandiere (per sapere tutto sulle amministrazioni virtuose e le loro pratiche, questo il link al sito dei Comuni Ciclabili).

Il convegno è promosso in ricordo di Gigi Riccardi, presidente Fiab dal 1995 al 2007 (un “visionario concreto” è stato definito), a dieci anni dalla scomparsa. E apre per Milano un weekend da ‘capitale europea della bicicletta’: a seguire, la città ospita infatti l’assemblea annuale della ECF-European Cyclists’ Federation: 70 delegati di tutte le associazioni federate (Fiab per l’Italia) al lavoro per il futuro della mobilità ciclistica nel nostro continente.