

Canta vittoria il Mit (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), sulla scorta dei dati comunicati alla stampa a metà febbraio per sottolineare l’efficacia del nuovo Codice della Strada (di cui vi avevamo raccontato qui l’approvazione). Ma qualcosa stona nella sua comunicazione, stando a Fiab. Incongruenze, parzialità dei dati e imprevisioni metodologiche sollevano dubbi sulle rilevazioni comunicate dal ministero (qui una sintesi sul sito ufficiale del Mit). La Federazione italiana ambiente e bicicletta le ritiene basate su dati incompleti e su fonti parziali, oltre che calcolate su un periodo di riferimento troppo breve per valutare l’efficacia del nuovo insieme di norme; e – fa sapere con un comunicato stampa – chiama il ministero a produrre “un’analisi trasparente e approfondita, che includa dati disaggregati per categorie di vittime”.
Di cosa stiamo parlando? Stando al ministero, dal 14 dicembre 2024 al 13 febbraio 2025 si sarebbe registrata una riduzione del 6% degli incidenti complessivi, un decremento del 24,2% delle vittime sulla strada e una diminuzione degli incidenti mortali del 22,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un quadro roseo insomma, ben diverso da quello delineato dal Centro Studi Fiab, che ha elaborato i dati Istat più recenti descrivendo una situazione di gran lunga più preoccupante: con un incremento degli incidenti complessivi del 32,6% e delle vittime del 9,8%, in netta contraddizione con la riduzione dichiarata dal Mit. A questo ribaltamento di dati si aggiunge, stando a Fiab, il limite di un conteggio – quello ministeriale – che non include le morti avvenute entro 30 giorni dall’incidente, un parametro fondamentale nelle statistiche internazionali sulla sicurezza stradale.
Il Centro Studi Fiab, che aveva già rilevato difformità ed errori in questo intervento, mette poi in luce ulteriori incongruenze nella comunicazione: le rilevazioni sulle quali si basa il Ministero provengono da fonti parziali, come Polizia Stradale e Carabinieri, che non coprono l’intero campo degli incidenti stradali. Mancano i dati delle Polizie Locali, che rappresentano una parte significativa del totale (66%, Istat 2023), e che contribuirebbero a una visione più completa della situazione. Inoltre, il periodo di riferimento individuato dal Mit è troppo breve per poter valutare in modo significativo l’efficacia delle nuove misure. Severe le conclusioni di Edoardo Galatola, responsabile sicurezza Fiab: “La sicurezza stradale è un tema troppo importante per essere strumentalizzato a fini propagandistici. È necessario un approccio basato su numeri solidi e ben circostanziati e su analisi accurate, al fine di individuare in modo puntuale le criticità e adottare misure concrete per la tutela di tutti gli utenti della strada”.