Gran Canaria, si sa, è un paradiso dei cicloturisti. Vi abbiamo già riassunto così dieci ottime ragioni per scoprirla in bici. Questa volta ve ne proponiamo un assaggio in formula weekend lungo: tre itinerari, uno al giorno, studiati per apprezzare la varietà di percorsi, paesaggi, ambienti dell’isola. Buoni tutto l’anno, perchè sull’isola il clima è un’eterna primavera con una temperatura media di 24° e in assenza di piogge (soprattutto nel sud e a basse altitudini). Ideali tra inverno e inizio della primavera per una pedalata lontano dai rigori di altri climi. L’isola ha un’ampia offerta di itinerari da percorrere, soprattutto su asfalto, e le strade a basso traffico e con notevole rispetto per chi è in bici, la rendono ancora più piacevole e sicura. Come potete vedere anche sul sito turistico ufficiale di Gran Canaria, l’isola offre strutture ricettive per ogni gusto ed esigenza, servizi di noleggio bici, assistenza e tour guidati come quelli offerti da di Gran Canaria Tri Bike & Run, ma anche trattamenti e percorsi benessere. E poi, ovviamente, c’è l’incanto del mare. Ecco, tappa per tappa, i nostri tre giorni in bici a Gran Canaria.
Sul Cammino di Santiago
Abbiamo iniziato dal Cammino di Santiago di Gran Canaria. Riconosciuto ufficialmente dal Vaticano fin dal 1993, è l’unico non continentale e taglia longitudinalmente l’isola, da sud a nord, passando dal mare alle montagne e di nuovo al mare. Abbiamo scelto di farlo a ritroso e partire da Gàldar, per poter visitare il museo e il sito archeologico della Cueva Pintada (la grotta dipinta), costruito su un antico villaggio preispanico. Visitato il grazioso borgo, ci inerpichiamo sulla montagna, lasciando, curva dopo curva, il mare sullo sfondo. Iniziamo subito un’immersione di profumi, dall’anice al tipico pino canario, specie autoctona. La temperatura scende, il terreno si tinge di rosso e verde e i pini iniziano a essere avvolti dalla nebbia. È il mar de nubes, il mare di nuvole che creano un manto di nebbia.
Al centro dell’isola si trovano i punti più alti: il Pico de los Pozos de las Nieves, a 1.949 metri, il roque Nublo e il roque Bentayga, i due monoliti vulcanici, linea di orizzonte del nostro viaggio. Superato il Mirador de La Atalaya proseguiamo verso Tejeda, dichiarato nel 2015 uno dei borghi più belli della Spagna, dove ci concediamo una pausa e una passeggiata nel pittoresco centro, con strade in pietra e case dalle pareti bianche e decorazioni in legno e pietra. Il percorso continua attraverso la caldera di Tirajana. Dal Mirador Astronómico de la Degollada de las Yeguas si ha una vista privilegiata sulla verde valle delle “mille palme” e i canyon di Fataga. E, in lontananza il mare circondato dalle dune di Maspalomas. Alla fine, sono stati quasi 90 chilometri, con 2400 metri di dislivello.
Dalle dune al mirador di Ayagaures
Le dune di Maspalomas sono un piccolo deserto a bordo oceano, a sud dell’isola, tra l’omonima e turistica città e la Playa del Inglés. Ampie circa 4 chilometri quadrati, sono un luogo di valore naturale eccezionale e affascinante in cui passeggiare. Il nostro secondo tour è tra quelli proposti dalle esperte guide di Free Motion ed è partito proprio da qui, dalle dune e dall’antico faro di Maspalomas. Dalla costa ci si prosegue verso nord, nell’interno dell’isola, fino al Mirador di Ayagaures. Il paesaggio è brullo e roccioso, ma di tanto in tanto si incontrano oasi di fiori. Le salite non mancano, ma risalendo la valle si ha una bellissima vista sulla diga e sul palmeto. Il punto più alto che si raggiunge, in questo tour di circa 50 chilometri e 800 metri di dislivello positivo, è la Cima Pedro Gonzàlez a 490 metri.
Bici più barca sul mare di Gran Canaria
Il nostro terzo tour in compagnia di Alfredo, guida specializzata di I’m pedal, ci porta a scoprire la “piccola Venezia” e il “piccolo Stelvio”. Dopo un primo tratto lungo la costa raggiungiamo Puerto Rico per imbarcarci in direzione Puerto de Mogán, dove si arriva bici al seguito, in circa mezz’ora di traghetto: una piacevole intermodalità che offre un punto di osservazione nuovo sulla costa dell’isola. Puerto de Mogán è un pittoresco porto costiero, con casette bianche e pergolati di bouganville colorate. I canali, i ponti che la attraversano e i caffè affacciati sul mare le hanno valso l’accostamento a Venezia. Da Mogàn si inizia subito a salire, dopo una ventina di chilometri (in tutto l’itinerario sarà di 90, con 1300 meri di dislivello) quello che viene chiamato “piccolo Stelvio”, per i suoi tornanti panoramici con vista sulla valle arida intervallata da macchie verdi e colorate, ci fa scordare la fatica. La discesa segue un altro versante, il vento e il caldo ci accompagnano fino al mare, che ci attende per un tuffo.