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In piazza a Trieste: dove sono i ciclisti a illuminare l’albero di Natale

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A Trieste l’associazione Fuoriorario Graziella Lodetti è la promotrice di un albero di Natale davvero green posto in una delle piazze più importanti del centro storico della città giuliana. Siamo a Cavana e qui le luci al LED che decorano l’abete alto sei metri si illuminano grazie alla spinta di due biciclette. Basta pedalare (da fermi) per donare energia. L’iniziativa sociale voluta da un’associazione che si occupa di giovani e disabilità ha attirato l’attenzione anche degli esperti, oltre che il sostegno da parte dell’amministrazione locale. «In passato – ha detto a Il Piccolo Alessandro Massi Pavan, professore di Ingegneria elettrica all’Università di Trieste – per alimentare le classiche luci di Natale a lampadina sarebbero servite tante bici in più. Invece con i led si consuma meno energia».

Sono due le biciclette parcheggiate di fronte all’Albero di Natale bike friendly di Trieste (date un’occhiata al video per farvi un’idea). Chiunque, passando di lì, può donare la propria pedalata per far sì che l’abete resti sempre illuminato. L’albero è stato decorato con oggetti e materiali di riciclo, proprio per lanciare un messaggio di sostenibilità in un periodo come quello delle Feste durante il quale, purtroppo, gli sprechi non sono pochi. Secondo i calcoli del servizio Selectra, il costo per l’ambiente delle luminarie natalizie è quantificabile in Italia: ogni giorno 651 tonnellate di CO2. Quindi 18.870 tonnellate di CO2 per l’intero periodo di accensione (stimato dall’8 dicembre al 6 gennaio), ovvero le stesse emesse da 315 automobili in un anno.

La storia che arriva da Trieste ci ricorda un’altra esperienza, meno natalizia ma comunque eloquente, che svela quanto la bicicletta possa sprigionare idee per città meno inquinanti. L’iniziativa S-Park di Amsterdam è un progetto di cui vi abbiamo parlato qualche anno fa, studiato per trasferire l’energia della pedalata ai quartieri, installando rastrelliere in grado di immagazzinare e distribuire corrente ai lampioni, per esempio. Una rastrelliera da 30 biciclette, parcheggiate dopo aver pedalato una media di 3,5 km al giorno, potrebbe garantire circa un kilowattora ogni 24 ore.