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L’Unione Europea proroga fino al 2030 i dazi sull’importazione di e-bike dalla Cina

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Stabilimento di e-bike in Cina.

L’Unione Europea ha deliberato la settimana scorsa la proroga per altri cinque anni dei dazi sull’importazione di e-bike dalla Cina. Obiettivo primario della decisione, di cui potete leggere qui il testo integrale, è quello di salvaguardare una filiera industriale che all’interno della UE dà lavoro a circa 12mila addetti. Un comparto significativo, sottolinea la Commissione Europea, “per la transizione ecologica e per la mobilità sostenibile all’interno dell’Unione”, e anche un settore trainante del più ampio comparto bici in tutta Europa.

Il provvedimento della Commissione giunge al termine di un approfondito lavoro di indagine sul mercato cinese. Il comitato tecnico creato ad hoc ha accertato che i produttori di e-bike in Cina continuano a beneficiare di consistenti sussidi statali, e che i loro prodotti vengono esportati nell’Unione Europea a prezzi inferiori a quelli del mercato interno, e per questo i provvedimenti a loro carico deliberati dalla Commissione sommano due diverse tipologie di imposte: i dazi antidumping e i dazi compensativi.

In sintesi, spieghiamo di cosa si tratta. I dazi antidumping impongono tariffe supplementari sui prodotti che vengono proposti nel paese di destinazione a prezzi inferiori a quelli praticati sul mercato interno dall’esportatore. I dazi compensativi invece sono applicati ai beni che godono di sovvenzioni statali nel paese di produzione, per compensare la sperequazione originata dal sostegno di quei governi. Messi insieme questi due dazi contribuiscono, da prospettive diverse, a riequilibrare il terreno del commercio internazionale.

Fino al 2030 quidi. le bici a pedalata assistita provenienti dalla Cina vedranno applicati, al loro ingresso nell’Unione Europea, entrambi i tipi di dazi. Va detto che non si tratta di un’imposta uguale per tutti i modelli di e-bike dalla Cina. Il Comitato tecnico della Commissione Europea ha fissato dazi antidumping di entità comprese tra il 9,9%, applicato sui modelli della Giant Electric Vehicle (Kunshan) Ltd, e il 70,1% che graverà sui marchi più spregiudicati nel proporre al ribasso i loro prodotti in Europa. Per quanto riguarda i dazi compensativi le aliquote variano tra il 3,9% (ancora Giant) e il 17,2%. La Commissione sta proseguendo il suo lavoro di monitoraggio anche per il mercato delle biciclette tradizionali, spinte solo dalla forza delle gambe.