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Vacanze attive: 40 tour operator in rete, SOS per ripartire dall’Italia

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foto simona ridolfi
Foto © Simona Ridolfi / La Via Silente

L’Italia, si dice, ripartirà dal turismo e dalla bicicletta. Un rapporto Isnart-Unioncamere, realizzato in collaborazione con Legambiente, si azzarda a prevedere già per il 2020 la cifra record di 26 milioni di pernottamenti di cicloturisti italiani (erano 20,5 nel 2019). E il discorso potrebbe, in teoria, essere applicato alle varie forme di vacanze attive e sostenibili, dal trekking alla vela. Ma la realtà di oggi è ben diversa: parla di un comparto – nicchia fondamentale nella galassia del turismo – colpito duramente dalla crisi del Covid-19.

Un gruppo di 40 tour operator che propongono viaggi e vacanze attive e sostenibili ha deciso di affrontare la congiuntura facendo rete. È una rete per il momento informale, che si è battezzata Activeitaly20. Ha trovato un primo punto di intervento in un pacchetto di proposte da avanzare al governo per il sostegno delle imprese, e in un vademecum di norme condivise per garantire sicurezza, in viaggio, a turisti e accompagnatori.

Il documento dei tour operator

Le due cose, richieste al governo e proposta di vademecum, sono il cuore di un documento inviato il 7 maggio al ministero delle Attività Culturali e del Turismo, all’ENIT e a tutti gli assessorati regionali al turismo. È un documento lungo e interessante (qui vi proponiamo il testo integrale, con l’elenco completo dei firmatari), con proposte mirate come i voucher vacanza specifici per il turismo attivo e sostenibile, o il sostegno alla formazione degli addetti. È un documento che ha punti di convergenza con la campagna Pedali Uniti d’Italia lanciata da Fiab. È un documento, aggiungiamo, prezioso anche per la ‘carta di intenti’ con cui il gruppo si presenta.

In primo luogo colpiscono i numeri: che non sono da poco, perché messi insieme i 40 tour operator garantiscono oltre 500 posti di lavoro diretti, ma soprattutto portano in giro per l’Italia, ogni anno, circa 70mila viaggiatori: 350mila pernotti all’insegna della sostenibilità per un fatturato totale di 50 milioni di Euro. Ma il documento riassume bene anche valori e parole chiave del turismo attivo e sostenibile: destagionalizzazione, economia diffusa, rispetto dell’ambiente, visibilità dell’Italia minore, viaggi a emissioni zero. E, per chi sceglie vacanze attive, la salute psico-fisica. Ragioni da vendere per sostenere l’iniziativa della neonata rete.