Per i comuni di tutta Italia si avvicina la scadenza del 15 febbraio. È il termine per l’adesione all’edizione 2025 del progetto ComuniCiclabili Fiab. Promosso dalla Federazione italiana ambiente e bicicletta e giunto all’ottavo anno di vita, ComuniCiclabili attesta e valuta l’impegno delle amministrazioni locali e nell’incentivare la ciclabilità come modello vincente di mobilità sostenibile per i centri urbani. È un progetto cresciuto di anno in anno fino a coinvolgere nel 2024 179 comuni. La valutazione degli esperti di Fiab tocca una serie di indicatori, raggruppati in quattro aree tematiche: mobilità urbana (ciclabili urbane/ infrastrutture, moderazione traffico e velocità), governance (politiche di mobilità urbana e servizi), comunicazione & promozione e cicloturismo.
La valutazione finale viene espressa in ‘bikesmile’, le icone (da una a cinque a seconda del livello riscontrato) che campeggiano sulle bandiere gialle della ciclabilità attribuite da Fiab. La settimana scorsa, una prima tornata di assegnazioni ha già premiato l’impegno di amministrazioni locali distribuite in tutto il paese: Aosta è passata da 3 a 4 bikesmile, attestazione degli sforzi compiuti nello sviluppo di infrastrutture e servizi dedicati ai ciclisti. I centri marchigiani di Mondolfo e Ascoli Piceno hanno conquistato il terzo bikesmile, mentre tra gli esordienti alla loro prima valutazione si è distinto il comune di Rocca San Giovanni (Ch): attraversato dalla Via Verde dei Trabocchi, ha fatto il suo debutto nel network con 4 bikesmile. Altre due tornate di consegna delle bandere gialle ai ComuniCiclabili Fiab sono in programma a marzo e a giugno.
L’obiettivo di Fiab per le prossime assegnazioni è quello di puntare sul Meridione facendo della mobilità sostenibile un’opportunità e una priorità da garantire a tutta la popolazione del Paese. “Il supporto che vogliamo offrire – commenta Alessandro Tursi, presidente Fiab – non coinvolge solo la mobilità ma ancor prima la qualità della vita, lo sviluppo turistico e il contrasto alla desertificazione economica e demografica. Le amministrazioni del Mezzogiorno hanno un’opportunità unica: le infrastrutture ciclabili richiedono investimenti relativamente contenuti rispetto ad altre opere pubbliche, e con l’avvento delle bici elettriche anche il tema dei dislivelli trova una semplice soluzione”.