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Staffette partigiane, Milano dedica loro una ciclabile

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Per le staffette partigiane la bicicletta era uno strumento indispensabile. ©Memoriae

Staffette partigiane. A loro, al loro ruolo fondamentale nella lotta di Liberazione, al loro lavoro oscuro e pericoloso Milano dedica una delle sue ultime e più significative piste ciclabili, quella di corso Sempione. L’intitolazione, arrivata sulla base di un ordine del giorno presentato dai consiglieri pd Alessandro Giungi e Simonetta d’Amico, approvata da consiglio comunale di Milano con anche qualche voto dell’opposizione a giugno 2024, avverrà giovedì 24 aprile alle 15 nel quadro degli eventi che Milano, Medaglia d’oro della resistenza, dedica in ognuno dei suoi Municipi, agli 80 anni della liberazione dalla dittatura nazi-fascista.

Staffette partigiane, l’importanza della bici

Il ruolo delle staffette – si legge nell’ordine del giorno – è universalmente riconosciuto come imprescindibile e fondamentale per la lotta di Resistenza, in quanto permetteva ai partigiani di trasmettere le direttive, gli ordini e le informazioni tra i vari comandi”. Erano in gran parte ragazzi e donne (tanti i libri, spesso autobiografici, a loro dedicati) che portavano direttive, informazioni, trasportavano beni alimentari, medicine, armi, munizioni, stampa clandestina.

Le donne e gli uomini giovani erano scelti per questo compito perché non soggetti alla leva né, solitamente, ai rastrellamenti e potevano circolare con maggiore libertà, senza destare eccessivi sospetti. E la bicicletta, come un po’ in tutta la storia della resistenza, diventava uno strumento indispensabile.

La ciclabile di corso Sempione a Milano.

La ciclabile di corso Sempione è, con quella di corso Buenos Aires, uno degli interventi più significativi – e spesso contestati – dell’amministrazione comunale per favorire l’utilizzo della bicicletta: ha interessato uno degli assi portanti della mobilità automobilistica cittadina e una conseguente riorganizzazione degli spazi, a tutto vantaggio di una maggiore vivibilità.

Nel dettaglio è stato realizzato un nuovo sistema di percorsi ciclabili monodirezionali di circa 2,5 km, in sede riservata, collocati al posto del preesistente percorso pedonale tra i due filari di platani che costituiscono l’ossatura di corso Sempione. La pavimentazione in asfalto è stata sostituita con una pavimentazione ecologica in terra stabilizzata, delimitata da cordoli di granito. Sono stati realizzati nuovi percorsi pedonali oltre il doppio filare dei platani e paralleli alle piste ciclabili, pavimentati in calcestruzzo drenante, con aree di sosta complete di panchine, rastrelliere per biciclette e fontanelle.
Con l’eliminazione della sosta irregolare è stato possibile riqualificare l’area verde, mettendo a dimora oltre duemila tra arbusti e alberature, con un nuovo impianto di irrigazione automatico.