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Rider, a Bologna sentenza storica: l’algoritmo di Deliveroo penalizza chi sciopera

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Il giudice che ha emesso la sentenza ha parlato di scelta consapevole da parte di Deliveroo, uno delle aziende più note della food delivery. Frank, il nome dell’algoritmo che fino allo scorso anno affidava un ranking e un’indice di affidabilità ai ciclofattorini, non avrebbe mai fatto differenza tra un’assenza dal lavoro per sciopero, malattia, ferie o altri motivi. Il Tribunale di Bologna ha così accolto il ricorso presentato da Nidil Cgil, Filcams Cgil e Filt Cgil che lamentavano un trattamento discriminatorio da parte delle piattaforme nei confronti di collaboratori che – va ricordato – non sono inquadrati come dipendenti.

Di fronte all’accusa di trattare i rider come macchine, Deliveroo si è difesa. «La correttezza del nostro vecchio sistema è confermata dal fatto che nel corso del giudizio non è emerso un singolo caso di oggettiva e reale discriminazione», ha spiegato Matteo Sarzana, General Manager di Deliveroo Italy, che ha poi ricordato l’aggiornamento di Frank con un nuovo algoritmo a partire dallo scorso anno. La sentenza è comunque un passo avanti verso un maggior riconoscimento di diritti e tutele nei confronti dei rider.

Una categoria di lavoratori che non hanno mai smesso di pedalare, neppure nei momenti più difficili della pandemia, per consegnare cibo in tante città. Una categoria precaria già dal nuo nascere, come rilevato da inchieste come questa già prima del lockdown; e che nei mesi di massima pressione del mondo del lavoro hanno dovuto superare anche ostruzionismi come quello che vi avevamo raccontato qui.

Tornando a Bologna i sindacati hanno esultato di fronte alla sentenza che prende di mira un algoritmo. Non si parla di un’entità a sè stante: è un prodotto informatico realizzato da professionisti. Ma questo passo avanti della giurisprudenza ancora non basta per render più equo e sicuro un settore così rappresentativo della gig economy (espressione inglese che si potrebbe riassumere con “lavoretti”). Se è vero che quest’anno Just Eat punta ad assumere tutti i suoi 3mila rider in Italia, restano i temi infortuni, manutenzione della bicicletta e incolumità dei lavoratori. A Napoli, poche ore fa, un gruppo di delinquenti ha infatti malmenato un rider per poi rubargli lo scooter.