Presentati ieri, lunedì 23 novembre, i risultati di #BICIttadini, la prima edizione di un progetto che ha coinvolto 10 scuole milanesi, tra primarie e secondarie, sull’uso della bicicletta e la valorizzazione delle piste ciclabili nel capoluogo lombardo. L’iniziativa, voluta dall’Assessorato alla Mobilità e all’Ambiente di Milano, coordinato dall’Amat (Azienda Mobilità Ambiente Territorio) e finanziato dalla Fondazione Cariplo con circa 160mila euro, porta la firma anche di Fiab grazie all’impegno di Fiab Milano Ciclobby.
300 ore lungo un intero anno scolastico impiegato dalla Fiab, con il coordinamento di Silvia Malaguti, non solo tra banchi a spiegare agli studenti le norme di sicurezza e i giusti comportamenti in sella, ma anche in gite e monitoraggi per affrontare le criticità (segnaletica e manutenzione) di due ciclabili milanesi, una a nord tra Piazzale Maciachini e Affori e l’altra a sud tra Porta Romana e l’Abbazia di Chiaravalle. Questi gli itinerari che “toccano” i dieci istituti coinvolti in #BICIttadini.
“Oltre a migliorare le ciclabili con una segnaletica completa, abbiamo puntato a farle conoscere ai bambini e ai genitori”, tira le somme Valerio Montieri, coordinatore generale di #BICIttadini e dirigente di Fiab Milano Ciclobby.
Il risultato del progetto, commentato da Ciclobby sul suo sito, parla di 35 classi interessate e di 800 alunni complessivi; riscontro positivo è venuto anche dagli incontri di 400 genitori con un pediatra e uno psicologo, che hanno risposto alle domande sul rischio incidenti, suggerendo infine mamme e papà a concedere maggiore autonomia ai propri figli senza accompagnarli ogni giorno a scuola.
Ulteriore contributo a #BICIttadini viene poi dalla Facoltà di Sociologia dell’Università Bicocca di Milano che ha raccolto dati sulle abitudini agli spostamenti degli alunni prima e dopo il ciclo di lezioni. L’uso della bicicletta, conclude il monitoraggio, è aumentato soprattutto nel tempo libero dei ragazzi, mentre il bike to school fa registrare un “modesto incremento”. Rastrelliere piene fuori dalle scuole, con effetti positivi sulla salute dei più piccoli, verrebbero da interventi più mirati su ciclabili sicure e zone 30.