Eroica caffè. Un ricordo di altri tempi di un bar a Gaiole in Chianti dove, un gruppo di amici si ritrovava per parlare di biciclette, di ciclismo, di grandi e piccole imprese. Un bar, meglio un caffè come si dice più affettuosamente, che è stata la culla di quella che è diventata la regina indiscussa delle ciclostoriche. Eroica caffè è anche nuovo locale aperto a Milano,180 mq in viale Tunisia, proprio accanto a una delle ciclabili più frequentate della città, uno dei nuclei del nuovo biciplan milanese. Uno spazio pensato per essere un punto di riferimento per la città, non solo per chi cerca uno spazio per una pausa, per un incontro di lavoro o per un pranzo, ma anche per gli eventi, la cultura e in particolare per la grande community dei ciclisti, che troveranno molte proposte ed eventi loro dedicati.
Eroica Caffè, non solo biciclette
Eventi a 360° gradi, perché ciclismo e bicicletta sono anche sinonimi di una nuova qualità della vita, di territori da tutelare, di città dai ritmi meno frenetici e più attenti alle persone: per questo lo spazio sarà aperto anche a chi vuole parlare di mobilità e ambiente, di design, di made in Italy e di patrimonio enogastronomico, con grande attenzione a prodotti lombardi e, ovviamente, toscani dove tutto è nato.
Tradizione e innovazione sono anche alla base dell’intervento di recupero dello spazio occupato dall’Eroica Caffè. “L’approccio progettuale di mood e design di Eroica Caffè Milano è un po’ quello che potrebbe guidare il rimettere in sesto una bici d’epoca – spiega Alessandro Milanese l’architetto che h curato l’intervento con l’obiettivo di mantenere ricreare l’atmosfera di una piazza – Abbiamo voluto mantenere le caratteristiche peculiari del locale, quelle che in qualche modo sono testimonianza del passato, come il pavimento in stile ‘terrazzo veneziano’, gli impianti a soffitto a vista o il ballatoio. Un altro aspetto peculiare di Eroica Caffè Milano è anche rappresentato sicuramente dal bancone, il cui design è un omaggio sia agli antichi negozi della città, sia alle officine meccaniche, quelle in cui rinascono le nostre amate bici eroiche.”
