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Il cicloturismo cresce in Italia e vale 7,6 miliardi di euro

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Sono stati oltre sei milioni, nel 2018, i cicloturisti in Italia. ©Filippo Deluca

Il cicloturismo cresce anche in Italia – nonostante la quasi totale indifferenza di chi dovrebbe promuoverlo a livello istituzionale – e ha generato, lo scorso anno, un fatturato di di 7,6 miliardi di euro. Poco ancora rispetto a quanto succede all’estero dove solo in Germania vale qualcosa come 12 miliardi.

I dati italiani vengono da uno studio condotto da Isnart-Unioncamere e Legambiente, in collaborazione con Alleanza per la Mobilità Dolce (Amodo) e Velolove Grab+.

Lo scorso anno circa 6 milioni di persone hanno visitato la Penisola pedalando (anche e soprattutto grazie alla rete di

La rete di Bicitalia

Bicitalia) per un ammontare complessivo di 77,6 milioni di presenze registrate nelle strutture apposite, pari a circa l’8,4% del flusso turistico totale. Un movimento che dal 2013 sarebbe cresciuto del 41% e che ha contribuito a generare un Pib (prodotto Interno Bici, calcolato su tutta la filiera, dalla produzione di bici e accessori, alle ciclovacanze, alle spese usate per il vitto e l’alloggio dei ciclisti) pari a 12 miliardi di euro. E di cui circa 1,3 miliardi deriva dalla sola produzione di biciclette. Per un totale di 1,7 milioni di pezzi venduti.

Tra le regioni di partenza, circa un quinto dei cicloturisti proviene dalla Campania, seguita dalla Lombardia e poi dal Lazio. Sul podio, per quanto riguarda i Paesi di provenienza esteri c’è la Germania, seguita da Francia, Usa e Regno Unito.