Home storie cultura La bicicletta non limita la salute sessuale. Lo conferma una ricerca universitaria

La bicicletta non limita la salute sessuale. Lo conferma una ricerca universitaria

2010
Mark Cavendish si gode il bacio delle miss al termine di una volata vittoriosa

 

 

Andare in bicicletta fa male alla prostata, alla fertilità e, negli uomini, rende più difficile una regolare vita sessuale. Una di quelle notizie che ogni tanto girano per il web e mettono in allarme chi magari sta pensando di cominciare a lasciare a casa la macchina. Una smentita con tanto di certificazione scientifica viene dall’Università della California che ha pubblicato sulla rivista Journal of Urology una ricerca che mette a confronto la salute sessuale e urinaria di un gruppo di ciclisti con quella di altri sportivi.

Sono stati presi a campione 2774 ciclisti provenienti da Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda insieme a 539 nuotatori e 789 corridori: i ciclisti poi sono stati suddivisi in due gruppi sulla base della frequenza e dell’intensità della loro attività. I risultati hanno confermato quello che chi già va in bici sa per esperienza: non sono emerse differenze sostanziali, in questi campi, tra i gruppi di atleti presi in considerazione e nemmeno tra ciclisti a “bassa o alta intensità”.

A mettere fine a ogni obiezione è venuto poi il coordinatore della ricerca Benjamin Breyer. «Possono stare tranquilli tutti quelli che amano pedalare. La bicicletta offre enormi benefici cardiovascolari e un basso impatto sulle articolazioni, per cui i benefici per la salute di cui godono i ciclisti che viaggiano in sicurezza superano di gran lunga i rischi». Certo, se viaggiano in sicurezza. Ma questa è tutta un’altra storia.