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Università di Edimburgo: il bike to work cura ansia e depressione

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bike to work

Il bike to work fa bene. Alla salute, al portafoglio, all’ambiente. Sono stati gli studi che certificano che lasciare a casa l’auto e inforcare la bici per andare lavoro riduce il rischio di malattie cardiocircolatorie, i costi di benzina e di manutenzione di una vettura, l’inquinamento dell’aria.

Una recente ricerca dell’Università di Edimburgo, pubblicata sulla rivista International Journal of Epidemiology, ha accertato che il bike to work giova anche alla testa. Chi si muove pedalando infatti ha minori probabilità di ricorrere  farmaci per l’ansia o la depressione. Uno studio, questo scozzese, molto importante per la sua ampiezza: il team di scienziati ha infatti analizzato i dati di quasi 400mila persone -378.253 per l’esattezza- di età compresa tra 16 e 74 anni provenienti dal censimento scozzese del 2011. Li hanno poi incrociati con quelli ricavati dai registri Nhs – il Servizio Sanitario britannico – sulle prescrizioni per i successivi cinque anni.

Più vantaggi mentali per le donne

Tutte le persone oggetto della ricerca vivevano e lavoravano a Edimburgo o Glasgow, abitavano a poco più di un chilometro e mezzo da una ciclabile e, al momento in cui la ricerca è partita, non avevano nessuna prescrizione per curare malattie nervose o stati d’ansia. Lo studio ha rivelato una diminuzione del 15% delle ricette per depressione o ansia tra coloro che andavano in bicicletta per andare al lavoro nei cinque anni successivi al 2011, rispetto a coloro che non lo facevano. E sono state soprattutto le donne a trarre i maggiori vantaggi dal loro bike to work.

“La nostra scoperta che questo metodo economico e sostenibile per recarsi al lavoro migliora anche la salute mentale – sottolinea Chris Dibben, uno degli autori della ricerca- suggerisce che una politica di investimenti in piste ciclabili e di incoraggiamento del pendolarismo attivo potrebbe avere benefici ad ampio raggio. Ciò non solo potrebbe migliorare la salute mentale delle persone, ma potrebbe anche aiutare a ridurre le emissioni di carbonio, il traffico e l’inquinamento atmosferico”.