Home viaggio diari Legge di Stabilità: salgono a 94 i milioni stanziati per la ciclabilità

Legge di Stabilità: salgono a 94 i milioni stanziati per la ciclabilità

2080
Obiettivi: più strade per ciclisti, più ciclisti per strada © Archivio Fiab

Salgono da 33 a 94 i milioni di Euro per la ciclabilità previsti dalla legge di stabilità. Il testo, attualmente in discussione alla commissione bilancio della Camera, è stato integrato da un emendamento proposto dal governo, che “autorizza la spesa” di 18 milioni di euro il 2016, 38 milioni per il 2017 e per il 2018, “per la progettazione e la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche, con priorità alla Verona-Firenze (Ciclovia del Sole), Venezia-Torino (Ciclovia Vento) e Grab (Roma), nonché per la progettazione e la realizzazione di ciclo stazioni e di interventi concernenti la sicurezza della ciclabilità cittadina”.

Entro lunedì la commissione licenzierà il testo definitivo, sul quale sono ancora in corso interventi correttivi: tra questi, proposti da Diego De Lorenzis del Movimento 5 stelle, l’esplicito riferimento, per i fondi alle ciclovie turistiche, alla rete nazionale Bicitalia e ai suoi grandi corridoi (“ci sembra più corretto – precisa il deputato – demandare a decreti attuativi l’individuazione di singole priorità”) e la definizione, per la parte relativa alla ciclabilità cittadina, di obiettivi di crescita percentuale dei movimenti in bici: “per evitare – avverte De Lorenzis – che poi in futuro a qualcuno venga in mente di usare quei fondi per chiudere le buche o per rifare l’illuminazione delle strade”.

Ci si aspetta poi che, una volta in aula, settimana prossima, il governo metterà la fiducia sul provvedimento, per varare la legge di stabilità prima di Natale.

Non dovrebbe cambiare il ‘tesoretto’ dei 94 mila euro. “Sono risorse minime rispetto alle reali necessità del Paese – commenta Giulietta Pagliaccio, presidente Fiab – ma salutiamo con favore quello che consideriamo un passaggio nuovo nelle politiche per la mobilità e le infrastrutture.” Piuttosto, il tema è sempre quello del percorso attuativo: da qui il messaggio rivolto da Fiab al Gruppo Interparlamentare Amici della Bicicletta, che raccoglie deputati e senatori sia di governo che di opposizione sensibili ai temi della mobilità ciclistica. Chiede il loro impegno affinché queste risorse non vengano poi deviate su altre voci considerate più urgenti. Perchè, nota Pagliaccio, “quando si ha a che fare con provvedimenti innovativi come quelli relativi alla mobilità ciclistica, i percorsi non sono mai lineari”. Come dimostrato, solo una settimana fa, dal cosiddetto emendamento targa-bici.