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Paciclica Fiab alla Marcia-Catena umana della Pace di Perugia

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Paciclica

È stata una Paciclica un po’ speciale quella appena conclusa, molto condizionata dalle disposizioni sanitarie riguardanti sia le proprie modalità di svolgimento sia quelle della Marcia della Pace, sua destinazione finale.

Se le modalità di viaggio in bici, garantendo in partenza il rispetto delle norme Covid, rendevano comunque possibile Paciclica, restava la grande incertezza della Marcia che solo in extremis, rinunciando alla forma consueta di corteo di massa e adottando quella di catena umana più gestibile a norma di distanziamento, ha potuto essere permessa, e con essa il pieno compimento di Paciclica.

Paciclica protagonista della Catena

Il gruppo Fiab alla partenza della manifestazione

Non solo, la Tavola della Pace, ente organizzatore nello stabilire a 2500 il numero di partecipanti necessario a formare la Catena, aveva deciso di non limitare la presenza dei ciclisti di Paciclica, e ciò in segno di recepimento, se non piena condivisione del messaggio pacifista-ambientalista da essi portato. Fatto significativo in tempi dove il discorso ecologista, da Greta a Francesco, è sempre più penetrante.

Purtroppo l’incertezza prolungata e le incognite hanno pesato sulle diverse Fiab inizialmente intenzionate ad aderire a questa sesta edizione di Paciclica che doveva essere quella del rilancio e dell’allargamento, proprio a 10 anni dal suo inserimento fra gli eventi nazionali Fiab.

Brescia, Verona e Roma le tre veterane

E così, a tenere in programma il viaggio a Perugia nonostante tutto, e a prepararsi e organizzarsi per mesi a farlo da distanze anche impegnative, sono state solo tre associazioni, tra le veterane  della manifestazione: quelle di Brescia,Verona e Roma i cui gruppi, chi in tre e chi in cinque giorni di pedalate lungo itinerari per gran parte ormai consueti, si sono trovati puntuali al consueto appuntamento del sabato pomeriggio di vigilia a Perugia, in modo da prepararsi alla manifestazione della domenica.

Paciclica
I Paciclici schierati a formare un pezzo della Catena per la pace.

L’indomani la sorpresa è stata nel constatare la esiguità (prevedibile ma del tutto inedita rispetto ad altre edizioni) del grande popolo delle associazioni del volontariato ridotto a una presenza quasi simbolica. Cosa che faceva risaltare ancor più delle altre volte la presenza delle nostre bici lungo il percorso dove si andava formando la Catena. Il messaggio di Paciclica costantemente rinnovato Per l’Ambiente e per la Pace trovava così nel modo un po’ paradossale di una edizione minore della Marcia la sua migliore visibilità, come documentato nelle riprese della diretta Rai.