Home mobilità città Vélo c’è, ad Aosta il primo tratto di una rete pensata per...

Vélo c’è, ad Aosta il primo tratto di una rete pensata per bike to work e cicloturismo

1515
velo c'è aosta
Il primo tratto di Velo c'è, la rete ciclabile inaugurata ad Aosta

L’hanno inaugurato il 3 giugno, la Giornata Mondiale della Bicicletta. Ad Aosta il primo tratto di Velo c’è è pedalabile ed entro fine 2023 l’intera rete ciclabile cittadina – estesa 23 km – sarà completata per servire studenti, lavoratori, famiglie e turisti. «Con questa nuova infrastruttura ciclabile la città cambia volto e s’inserisce nel panorama delle città europee dotate di piste ciclabili», ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto. Con lui all’inaugurazione della pista c’erano anche il sindaco di Aosta Gianni Nuti e una delegazione della Fiab locale.

Per incentivare la mobilità ciclistica in città l’amministrazione ha anche predisposto una flotta di bike sharing disponibile su abbonamento al prezzo di 10 euro una tantum. A completare Velo c’è è prevista anche la realizzazione di tre velostazioni per sosta lunga al coperto con videosorveglianza e sistema di bloccaggio (si troveranno a nord, ovest e sud della città). Inoltre il Comune installerà sei bike box per le soste lunghe e nuovi archetti per legare le biciclette in sicurezza.

Sono diverse le città che negli anni hanno realizzato una rete cittadina. Pesaro, per esempio, ha puntato molto sulla Bicipolitana, modello poi replicato in altri Comuni come Firenze e Rovigo. Ad Aosta Velo è una rete che si mescola ai tratti già esistenti, approfittando anche delle zone 30 e delle aree pedonali nel centro storico. In vista della stagione turistica alle porte, la nuova rete dovrebbe facilitare una fruizione bike friendly del territorio. Al momento la ciclabile attraversa corso Battaglione Aosta, via Giorgio Elter, via Cesare Battisti, via Monte Vodice e un tratto di piazza della Repubblica.

In un’ottica di integrazione del percorso, Velo c’è ad Aosta sarà collegata anche con la Vélo Doire, la pista ciclabile regionale, e con i percorsi turistici lungo le mura. Unendo fra loro periferie e centro città, l’infrastruttura punta a ridurre l’utilizzo quotidiano dell’automobile.