Torino poggia il fianco, appena oltre il Po, a una morbida quinta di colline. Fanno da cerniera tra la città e un territorio ricco di storia, dagli integri paesaggi rurali, intessuto di borghi di carattere. La Provincia di Torino li raccorda con una rete di percorsi, giustamente battezzati come Strade di colori e sapori, che si prestano a un cicloturismo a passo lento.
Una rete che chiede un minimo di allenamento per il profilo ondulato del territorio (ma oggi la diffusione delle e-bike lo rende alla portata di tutte le gambe); e che offre la ricompensa di panorami aperti, esperienze di gusto, e un ricco patrimonio culturale. Con possibilità di viaggiare anche offroad su sentieri e tracciati per mountain bike.
Citiamo solo, per dare un idea del ventaglio, frammenti di storia sabauda come il Complesso Cavouriano di Santena, patrimoni di cultura materiale come il Museo Martini di storia dell’enologia a Chieri, musei proiettati nel futuro come il Parco Astronomico di Pino Torinese e l’Ecomuseo all’interno di una fornace a Cambiano. Collegati da una rete di strade secondarie a basso traffico, adatte a pedalate tranquille nella natura.
Il circuito è occasione preziosa anche per scoprire il ghiotto Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino (alcuni tutelati anche come Presidio Slow Food). Un sito dedicato – questo il link – vi consentirà di scoprirne il dettaglio. Dal sito si può inoltre scaricare un calendario degli appuntamenti culturali ed enogastronomici del 2018 che offrono pretesti su misura per un weekend in bicicletta.