Nel cuore di Londra l’ora di punta significa più biciclette che auto in transito. Almeno stando all’ultimo report Traffic in the City, studio annuale prodotto dall’ente pubblico City of London, secondo il quale nei momenti di maggior traffico a inizio mattina e nel tardo pomeriggio circolano più biciclette che automobili in alcune zone della città.
Sono quindici i punti di osservazione strategici, circoscritti nella City, presi in esame dal report Traffic in the City, piazze, vie, incroci, su cui dal 1999 l’ente pubblico conduce analisi sulla composizione del traffico. Un traffico che è cambiato nel giro di vent’anni in uno delle zone più note e simboliche della capitale: da inizio millennio a oggi la quota della mobilità ciclistica – dalle bici private al free floating – è aumentata di quasi il 300%, con una media di crescita del 20% ogni anno.
Automobili e taxi sono invece diminuiti per quanto riguarda l’area della capitale analizzata dal report di City of London. Il calo dei loro transiti nel cuore finanziario della metropoli è stato del 59% dal ’99 a oggi. Tra i fattori suggeriti dal report per spiegare un simile aumento della mobilità ciclistica compaiono la zona a traffico limitato, introdotta nel 2003, e le prime Superhighway ciclabili, inaugurate due anni fa. Infrastrutture che comportano benefici anche sorprendenti.