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10 luoghi da scoprire in bici ad Amsterdam

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Sui ponticelli di Java © Netherlands Board of Tourism

Ma è proprio necessario fare come fan tutti, e saltare in sella alla bici per muoversi da turisti ad Amsterdam?

Anche no, per quanto possa sembrare uno schiaffo alla capitale delle due ruote, se si resta nel cuore della città vecchia, tra Rokin e quartiere a luci rosse, all’interno della splendida cerchia dei canali del Grachtengordel (insomma, quelli delle lussuose dimore del Seicento olandese), attorno al Dam. Troppa ressa di turisti, troppe biciclette, un continuo dentro e fuori dalle ciclabili per guardare a testa in su palazzi e monumenti senza essere rampognati dagli Amsterdammer che vanno di fretta. E anche sui canali, vale la pena andare in barca – per vederne dall’acqua la doppia prospettiva di case che si affacciano – e, se appena ho tempo, io preferisco gustarmi l’atmosfera camminando.

Sicuramente sì, per estendere il raggio d’azione, scoprire i parchi e i quartieri emergenti, il buon vivere delle periferie modello e la campagna che riconquista i suoi spazi subito fuori città. Ma anche qualche sfizioso angolo di città per gli amanti delle atmosfere urban. Ecco allora un filotto di dieci suggerimenti di mete da scoprire in bicicletta. In ordine rigorosamente alfabetico

 

La ciclabile lungo l'Amstel © Amsterdam Marketing
La ciclabile lungo l’Amstel © Amsterdam Marketing

1 Amstelland

Risalendo il fiume che ha dato il nome alla città ci si trova subito, a sud di Amsterdam, in un paesaggio bucolico, in una fascia mirabilmente integra di campagna tra i sobborghi industriali e finanziari della capitale. La ciclabile accompagna sinuosa il corso dell’Amstel, tra ville signorili e quieti villaggi. Da non perdere: il borgo di Oudekerk aan de Amstel, fondato prima della stessa Amsterdam.

 

I cantieri navali NDSM ad Amsterdam Noord © iamsterdam.com / matthias valewink
I cantieri navali NDSM ad Amsterdam Noord © iamsterdam.com / matthias valewink

2 Amsterdam Noord

Dai pontili sullo IJ, sul retro della stazione ferroviaria, piccoli ferry traghettano (bici gratuite ammesse a bordo) sulla sponda nord, dove dagli ex cantieri navali sta nascendo un distretto trendy, amato da artigiani, designer, artisti. Atmosfere postindustriali, si pedala tra graffiti e hangar ancora in trasformazione. Da non perdere: l’hotel più bizzarro della città, ricavato in una gigantesca gru; e il luccicante Eye Filmmuseum, museo del cinema con la sua terrazza sul canale.

 

Vita di strada su Haarlemmerstraat © iamsterdam.com / Merijn Roubroeks
Vita di strada su Haarlemmerstraat © iamsterdam.com / Merijn Roubroeks

3 Haarlemmerstraat

Atmosfere urban anche per chi si allontana a nord-ovest della stazione centrale, paralleli alla ferrovia che porta a Haarlem. La lunghissima Haarlemmerstraat, e la sua continuazione Haarlemmerdijk sono il luogo dello shopping off di città: non griffe famose o pretenziose gallerie commerciali, ma una lunga schiera di vetrine di abbigliamento anni Settanta, arredi vintage, curiosiutà varie, inframmezzate da street food economico, in prevalenza etnico. Da non perdere: due isolati più a sud, il Brouwersgracht, il vecchio canale dei birrai.

 

Sui ponticelli di Java © Netherlands Board of Tourism
Sui ponticelli di Java © Netherlands Board of Tourism

4 Java

Un gruppetto di isole artificiali a nord-est della stazione centrale era il cuore della logistica navale, tra magazzini, imbarchi e attracchi. Rivoltato come un guanto tra il 1990 e il 2005, il distretto degli Oostelijke Havengebled, i docklands orientali, è ora un’area residenziale affascinante per le soluzioni abitative, ora a villette ora con grossi complessi, con parchi, tante zone car free. Java è l’isola più graziosa, con ponticelli d’autore sull’intreccio dei canali. Da non perdere: le casette di design, con darsena in salotto, di Scheepstimmermanstraat, sull’isola di Borneo.

 

I ritmi tranquilli del Jordaan © Amsterdam Marketing
I ritmi tranquilli del Jordaan © Amsterdam Marketing

5 Jordaan

Il vecchio quartiere degli artigiani, a ridosso dei canali signorili della città, è oggi uno dei più alla moda, pullulante di locali e negozietti; ma non ha perso quel carattere di ‘villaggio in città’, da scoprire pedalando con calma nelle viette laterali e sostando per uno snack pied dans l’eau sui canali che lo tagliano, Brouwersgracht ed Egelantiersgracht. Da non perdere: i mercati rionali, il sabato e il lunedì in Noordermarkt e in Westerstraat.

 

La galleria d'ingresso al Rijksmuseum © iamsterdam.com / Edwin van Eis
La galleria d’ingresso al Rijksmuseum © iamsterdam.com / Edwin van Eis

6 Rijksmuseum

Nel quartiere dei musei a sud di Amsterdam ci sono anche il museo dedicato a Van Gogh e lo Stedelijk per l’arte contemporanea. Ma l’ammiraglia resta il Rijksmuseum, dove è in mostra il Seicento olandese, Rembrandt, Vermeer e tutti gli altri. Dopo un lungo restauro, ha riaperto tutti i suoi spazi nel 2013 con la chicca di una galleria ciclopedonale che attraversa da parte a parte l’edificio, da cui si sbircia all’interno del museo. Da provare, per vedere l’effetto che fa. Da non perdere: la Galleria d’Onore del museo (l’altra, quella al primo piano), con la sala appositamente disegnata a fine ‘800 per alloggiare la Ronda di notte di Rembrandt.

 

Il Museo della Marineria olandese © iamsterdam.com / Eddo Hartmann
Il Museo della Marineria  © iamsterdam.com / Eddo Hartmann

7 Scheepvaartmuseum

Un altro recente restauro ha riportato in spolvero il sontuoso museo della marineria olandese; è in posizione defilata, sulla sponda orientale del bacino dell’Oosterdok; in bicicletta è un attimo arrivarci dalla stazione centrale, o di ritorno da Java e dai docklands orientali. Da non perdere: un passaggio sulla tolda della (copia fedele della) Voc, il seicentesco vascello della compagnia delle indie orientali ancorato a fianco al museo.

 

Sosta nel cuore del Vondelpark © Amsterdam Marketing
Sosta nel cuore del Vondelpark © Amsterdam Marketing

8 Vondelpark

I parchi di Amsterdam punteggiano a macchia di leopardo i quartieri a sud della città. Il Vondel, oltre a essere uno dei più centrali, è anche una icona della città e della sua storia; nato per lo svago borghese di fine Ottocento, diventato il regno della controcultura giovanile negli anni ’70, è tornato oggi territorio per famiglie. Si viaggia in bici o a piedi, si pattina, ci si rilassa in riva ai laghetti. Da non perdere: una tè sulla terrazza circolare, gioiello modernista della Blauwe Teehuis, del 1938.

 

Ciclabile tra i paesaggi del Waterland © Amsterdam Marketing
Ciclabile tra i paesaggi del Waterland © Amsterdam Marketing

9 Waterland

A nord di Amsterdam si estende il territorio del Noord-Holland, la provincia che si incunea tra le dune spettinate dei mari del Nord e la placida costa del Markermeer, protetta dalle dighe, con gli ex villaggi di pescatori cristallizzati nel tempo per l’occhio dei turisti. Fuori dalla metropoli, si pedala su un territorio innervato di canali e brevi corsi d’acqua, da cui attingevano i secolari mulini che tuttora punteggiano il territorio. Da non perdere: il villaggio tradizionale di Zaanse Schans, con le sue case di legno dove ancora si tengono in vita antichi mestieri.

 

Il Westergasterrein visto dal canale © iamsterdam.com / matthias valewink
Il Westergasterrein visto dal canale © iamsterdam.com / matthias valewink

10 Westergasfabriek

Per un breve tempo Amsterdam è stata anche industria: tra le architetture che tramandano quel passato, la Westergasfabriek, a nord-ovest del Jordaan, con il gasometro cilindrico e i corpi di fabbrica in mattoni, è stata trasformata in un centro culturale e di svago, all’interno di un parco affacciato sul canale. Da non perdere: dall’altra parte della ferrovia, il quartiere operaio Het Schip (la nave), manifesto della Scuola di Amsterdam di inizio Novecento.

Per trovare altre fonti di ispirazione, e per organizzare il viaggio, potete dare uno sguardo al sito dell’ufficio del turismo di Amsterdam.